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5 Aprile 2023

Intervista a Giovanni Francesio responsabile editoriale per la narrativa italiana presso Mondadori

Autore:
Laura Pugno

In questa puntata del ciclo di interviste di newitalianbooks a direttori, responsabili editoriali e editor di case editrici italiane, Giovanni Francesio, responsabile editoriale per la narrativa italiana presso Mondadori, risponde alla domanda:
Come raccontare i libri Mondadori ai lettori e alle lettrici all’estero? Quali le caratteristiche e i punti di forza? Quali scommesse, letterarie e di altro genere, hanno funzionato meglio in altri Paesi, e perché?

 

Giovanni Francesio:

Nel lontano 1915, sulla palazzina della prima casa editrice fondata da Arnoldo Mondadori, campeggiava il motto latino “Semper et ulterius progredi”. Un motto che ancora oggi, oltre un secolo dopo, caratterizza e impronta l’azione della Mondadori, una casa editrice mai appagata dei suoi tanti successi, e sempre proiettata verso il futuro; un proiettarsi che, nello specifico dell’editoria, si traduce nella ricerca assidua di nuovi lettori, e di nuove dimensioni dell’immaginario da esplorare, attraverso una proposta editoriale sempre innovativa e nello stesso tempo larga, popolare nel senso più alto del termine, mai elitaria né compiaciuta, e che presuppone dunque un lavoro costante di interpretazione della realtà, delle sue dinamiche culturali e sociali e artistiche, delle sue prospettive e delle sue contraddizioni, cercando di intercettarle e di rappresentarle e restituirle attraverso il lavoro editoriale. 

E questo senza mai dimenticare che, al centro del nostro operato, è sempre stato anche il libro inteso nella sua dimensione artigianale, un artigianato al servizio di questo strepitoso e insuperato oggetto tecnologico. La cura editoriale è infatti innervata nella cultura della casa editrice, che dedica un’attenzione maniacale e asfissiante verso ogni aspetto del publishing, dalla carta alle confezioni ai caratteri alle copertine, fino al marketing e alla comunicazione. Ed è proprio questa felice fusione tra la dimensione culturale e quella artigianale del lavoro dell’editore ad aver creato la “grande Mondadori”, una grandezza che si invera e si concretizza dunque nel nostro tipo di produzione editoriale (ci limitiamo qui alla sola narrativa italiana), che si sforza costantemente di eccellere in ogni settore del mercato, dalla narrativa letteraria a quella di genere, dai grandi bestseller agli esordienti. 

 

La narrativa letteraria, intesa nel senso più ampio del termine, trova la sua collocazione naturale nella collana “Scrittori italiani e stranieri”, inaugurata da Vittorio Sereni nel 1968 e unanimemente riconosciuta come una delle collane più prestigiose dell’editoria italiana degli ultimi decenni, e che può vantare nel suo profondissimo catalogo nomi che hanno segnato e continuano a segnare la letteratura italiana contemporanea, e che hanno ottenuto e continuano a ottenere grandi riconoscimenti di critica e di pubblico, sia in Italia che all’estero: si va dalle autrici e gli autori “storici”, che hanno caratterizzato, per quanto riguarda la narrativa italiana, la Mondadori del XXI secolo (Carmine Abate, Luca Bianchini, Daria Bignardi, Teresa Ciabatti, Mauro Corona, Giuseppe Culicchia, Alessandro D’Avenia, Fabio Genovesi, Valerio Massimo Manfredi, Alessandro Piperno, il compianto Antonio Pennacchi, Tea Ranno…) per arrivare ai tanti volti nuovi, ma già noti oltre i confini italiani, che hanno esordito in Mondadori o che hanno scelto di pubblicare con noi negli ultimi anni (Matteo B. Bianchi, Ilaria Bernardini, Alessandra Carati, Pino Cacucci, Giuseppe Catozzella, Benedetta Cibrario, Valentina D’Urbano, Giuliano Da Empoli, Giovanna Giordano, Mattia Insolia, Cinzia Leone, Stefano Massini, Daniele Mencarelli, Paolo Nori, Piersandro Pallavicini, Alessandro Perissinotto, Romana Petri, Raffaella Romagnolo, Alessio Torino, Rosa Ventrella…). E ci fa piacere cogliere l’occasione per anticipare che nel 2023, a un anno dalla morte, farà il suo “esordio” nella collana “Scrittori italiani e stranieri” un altro autore di grande statura internazionale, ossia Valerio Evangelisti, con un libro postumo che ripercorrerà la sua lunga carriera, che lo ha visto spaziare dalla fantascienza al fantasy al romanzo storico.

 

Sul fronte della narrativa di genere, un’operazione importante iniziata nel 2019, e che continua a darci grandi soddisfazioni, è stata il rilancio della collana “Il Giallo Mondadori”, che non solo è una delle collane più antiche del panorama editoriale italiano (è stata inaugurata nel 1929), ma è anche l’unica collana al mondo ad aver dato il proprio nome a un intero genere, letterario e cinematografico. Sono tantissimi i nomi di “giallisti” di grande statura internazionale pubblicati recentemente con grande successo (alcuni con un solo titolo, altri in modo più continuativo), e che – dal momento che i loro romanzi sono ambientati in tutta Italia, dal Monte Bianco alla Sardegna, dal Veneto all’Emilia-Romagna, dalla Lombardia alla Sicilia – restituiscono anche un quadro vivo e pregnante dell’Italia di ieri e di oggi: Enrico Camanni, Andrea Camilleri (proprio con un suo titolo, Km 123, è iniziato il rilancio della collana), Gianrico Carofiglio, Massimo Carlotto, Alfredo Colitto, Giancarlo De Cataldo, Carlo Lucarelli, Piergiorgio Pulixi, Marcello Simoni, Sara Vallefuoco, Valerio Varesi (che in Francia è stato definito “il Simenon italiano”), Nora Venturini

 

Negli ultimi anni sono arrivate importanti gratificazioni anche dalla “narrative non fiction”, che per quanto riguarda la narrativa italiana in Mondadori si identifica ormai da un quarto di secolo nella collana “Strade blu”, collana che ha avuto in Gomorra di Roberto Saviano, ancora oggi lettissimo in tutto il mondo, il suo successo più clamoroso,  e dove negli ultimi anni sono stati pubblicati i libri di Simonetta Agnello Hornby (Siamo Palermo e La cuntintizza), autrice tradotta in molti paesi europei, oltre a due recentissimi successi italiani e internazionali: La partita di Piero Trellini (tradotto in Europa e Sud America) e La mossa del matto di Alessandro Barbaglia che soprattutto in Francia sta ottenendo grandi riscontri, suscitando l’entusiasmo di lettori davvero speciali come Pierre Lemaitre e Daniel Pennac.

 

Come si vede, non c’è angolo dell’immaginario collettivo che Mondadori, attraverso i suoi libri, lasci inesplorato, orgogliosa della sua vocazione generalista, e ancora oggi animata dallo spirito del fondatore: spingersi sempre più in là nel promuovere e diffondere cultura attraverso i libri; ed è probabilmente per questo motivo che i nomi che abbiamo ricordato, e tutti gli altri che per motivi di spazio non abbiamo potuto citare, riescono a toccare corde davvero universali, e avvicinare la sensibilità di lettrici e lettori in tutto il mondo.

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