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Un inverno mai così freddo come nel 1943

Lettere, fotografie e memorie di decine di dispersi, prigionieri o sopravvissuti alla ritirata di Russia. Soldati italiani di tutte le armi raccontano i tragici giorni del dicembre 1942 e del gennaio 1943 attraverso i loro ultimi ricordi. L’ARMIR, travolta dalle armate sovietiche, si ritira in gran parte in modo disordinato attraverso la steppa ghiacciata. A meno quaranta gradi uomini e muli camminano tra un’isba e un villaggio, tra mitragliatrici aeree, attacchi di carri armati e morte per sfinimento. Migliaia di persone rimarranno su quei sentieri e altre migliaia nei campi di concentramento russi, dove la fame e le malattie uccideranno i più deboli. Tra eroismi, atti di umanità, ma anche gesti di crudeltà inaudita, una generazione scomparirà senza lasciare traccia. In questo libro venticinque testimonianze di chi è partito per l’inferno del Don.


Pino Scaccia is an Italian journalist. He was one of the historical correspondents of Tg1 Rai. It followed the most important events of the last thirty years: from the first Gulf War to the Serbian Croatian conflict, from the disintegration of the former Soviet Union to the crisis in Afghanistan, in addition to the difficult post-war period in Iraq, up to the revolt in Libya. He won the Ilaria Alpi Prize. The Paolo Borsellino Prize.

 

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