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28 Febbraio 2023

Il mediatore europeo

di Battaglia Francesco
Il mediatore europeo

L’idea di istituire un ombudsman dell’Unione europea è nata dalla convinzione che il processo di democratizzazione dei rapporti fra istituzioni e i cittadini sia fondato anche sul principio di trasparenza dell’azione amministrativa europea e sul riconoscimento ai soggetti privati del diritto di rivolgersi ad un organo indipendente al fine denunciare casi di cattiva amministrazione nell’attività delle istituzioni, degli organi e degli organismi dell’Unione.
Effettivamente, dal momento della sua istituzione, i cittadini hanno immediatamente mostrato un forte interesse verso la forma di tutela offerta dal mediatore europeo, tanto che il numero delle denunce presentate al suo ufficio si è attestato sin dai primi anni di attività su livelli rilevanti, mostrando, successivamente, un trend in continua crescita.
Questo rapporto si è progressivamente rafforzato col tempo, grazie all’importante attività svolta da Jacob Söderman, Nikiforos Diamandouros ed Emily O’Reilly, ciascuno dei quali ha anche contribuito all’evoluzione dell’organo.
La natura del mediatore europeo, infatti, ha conosciuto negli anni un mutamento sostanziale, passando da semplice mezzo alternativo di risoluzione delle controversie, quindi di interesse degli individui uti singuli, a meccanismo volto a promuovere la buona governance ed una maggiore democraticità del sistema, nell’interesse generale dell’Unione europea in sé.
Nell’ambito di tale processo evolutivo, un impulso particolarmente energico è stato impresso dall’attuale mediatrice europea Emily O’Reilly, soprattutto tramite la valorizzazione delle inchieste di propria iniziativa su questioni di natura sistemica, come la trasparenza legislativa, le attività di lobbying o la tutela dei diritti umani.
L’approccio utilizzato da Emily O’Reilly, in uno dei periodi di più intensa crisi del processo di integrazione europea, può rivelarsi uno strumento essenziale per riallacciare i rapporti tra cittadini e istituzioni europee, oltre che per dare slancio al processo di democratizzazione dell’Unione europea, attraverso l’affermazione di un’amministrazione più aperta, trasparente e vicina ai cittadini.
Proprio per tale motivo, a venticinque anni dalla sua istituzione, si è ritenuto utile svolgere un’indagine approfondita sul mediatore europeo, incentrandola sulla prassi finora seguita e sugli obiettivi raggiunti, soprattutto in termini di sviluppo del concetto di buona amministrazione e di ridefinizione del rapporto cittadini-istituzioni.

  • Casa editrice Cacucci
  • Anno di pubblicazione 2020
  • Numero di pagine 394
  • ISBN 9788866118732
  • Diritti stranieri Disponibile per traduzioni in altri paesi
  • Diritti stranieri venduti No
  • Prezzo 40.00 €

Battaglia Francesco

ricercatore di tipo B in Diritto dell’Unione europea presso il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Roma “La Sapienza”, ove insegna Diritto e Istituzioni dell’Unione europea. Presso lo stesso Dipartimento, inoltre, è membro del collegio docenti del dottorato di ricerca in Diritto pubblico, comparato e internazionale.
I principali interessi di ricerca concernono gli aspetti istituzionali del Diritto dell’ordinamento dell’Unione europea, i sistemi di accountability delle istituzioni, i meccanismi di controllo e promozione dello Stato di diritto, le relazioni esterne e la tutela dei diritti umani.

Il mediatore europeo
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