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1 Ottobre 2020

Intervista a Diego Marani scrittore, traduttore e neo Presidente del Cepell

Autore:
Centro per il Libro e la Lettura – MIBACT

Diego Marani, ferrarese, laureato all’Università di Trieste, di formazione interprete, ha lavorato al Consiglio dei Ministri dell’Unione europea e successivamente alla Commissione europea dove si è occupato di multilinguismo e sostegno alla traduzione letteraria. È stato consigliere del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali durante la Presidenza italiana dell’UE nel 2014 e dal 2015 lavora presso il Servizio europeo di Azione Esterna dove è coordinatore della politica culturale dell’Unione europea. Diego Marani è anche autore di romanzi e saggi. Con Nuova grammatica finlandese, tradotto in 15 lingue, ha vinto il Premio Grinzane-Cavour. Con L’ultimo dei Vostiachi è stato finalista al Premio Campiello ed ha vinto il Premio Stresa. L’ultimo suo romanzo, Il ritorno di San Giorgio, è uscito nel 2019 per La Nave di Teseo. È altresì l’inventore della lingua-gioco Europanto, in cui ha scritto centinaia di articoli in diversi giornali europei è ha pubblicato la raccolta di racconti Las adventuras des Inspector Cabillot. Collabora con diversi giornali e tiene un blog su eunews.it.

Sul sito del CEPELL si legge: “Il Centro ha l’obiettivo di attuare politiche di diffusione del libro e della lettura in Italia, nonché di promuovere il libro e la cultura italiana all’estero, proponendosi come punto di riferimento per il mondo professionale in tutte le sue molteplici componenti e come luogo di incontro, di dialogo e di scambio per gli operatori pubblici e privati che quotidianamente operano nei vari ambiti della produzione, della conoscenza e della diffusione del libro”. La promozione del libro italiano all’estero è dunque una delle missioni principali del Centro per il Libro e per la Lettura di cui Lei ha assunto recentemente la Presidenza. Che cosa fa attualmente il Cepell in questo ambito? Quali ulteriori iniziative ha in serbo per il futuro per contribuire all’internazionalizzazione della nostra editoria?

Il Cepell conduce e sostiene varie attività a sostegno del libro italiano, fra cui il Festival Italissimo che si svolge ogni anno in diversi luoghi di Parigi: la Maison de la Poésie, l’Istituto italiano di Cultura, Sciences Po, il Liceo italiano Leonardo Da Vinci, il Liceo Jean-Jacques Rousseau di Sarcelles, l’Università La Sorbonne, il Pantheon. Il Festival, giunto nel 2019 alla sua quarta edizione, propone numerosi eventi di diverse forme e contenuti legati alla letteratura e alla cultura italiana: incontri, dibattiti, letture, proiezioni, installazioni che richiamano un pubblico numeroso ed entusiasta. Il Premio The Bridge/Il Ponte è ideato e promosso dalla Casa delle letterature di Roma Capitale, con il Center for Fiction di New York e l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America a Roma. Si avvale della collaborazione del Centro per il libro e la lettura e della Federazione Unitaria Italiana Scrittori (FUIS), del patrocinio dell’Ambasciata d’Italia e dell’Istituto Italiano di Cultura di Washington, dell’Istituto Italiano di Cultura di New York e dell’American Academy in Rome. Il Premio intende promuovere la conoscenza e incentivare la lettura di alcune tra le migliori e più recenti pubblicazioni sia di narrativa che di saggistica dei due paesi. Si articola in una sezione italiana e una americana con una struttura speculare, e ogni anno viene attribuito a una nuova opera di narrativa e a una nuova opera di saggistica per ognuno dei due paesi. Gli autori americani sono giudicati in due turni di votazione che si svolgono nel mese di settembre da una giuria italiana, composta da 25 giurati per la narrativa e 25 per la saggistica. In modo simmetrico, le opere di narrativa e saggistica degli autori italiani sono giudicate da due giurie americane di 25 membri ognuna.

Il Cepell gestisce inoltre il progetto “Premio italo-tedesco per la traduzione”, nell’intento di proseguire e intensificare lo scambio culturale e intellettuale tra i due Paesi tramite la promozione reciproca della traduzione di opere letterarie.
Conferito sin dal 2008, fino al 2018 questo riconoscimento ha premiato ad anni alterni traduttori italiani e tedeschi che con il loro lavoro abbiano contribuito alla diffusione della letteratura contemporanea in entrambi i Paesi, per onorare il fondamentale ruolo dei traduttori in qualità di mediatori fra le culture, esaltando anche la traduzione come opera d’arte indipendente.
Infine, con il premio bilaterale a cadenza annuale Intersezioni. Italia-Russia, istituito dal Centro per il libro e la lettura in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Mosca si intende valorizzare la letteratura italiana e russa offrendo al vincitore la possibilità di vedere il proprio libro tradotto e pubblicato dall’italiano al russo e viceversa, favorendo così una più ampia conoscenza di opere già apprezzate nei due Paesi e contribuendo a far emergere le nuove voci delle due letterature.
Oltre a queste già consolidate iniziative, il Cepell vuole ora sviluppare una strategia di diffusione del libro italiano all’estero mirata per paese, avvalendosi anche della collaborazione degli Istituti italiani di cultura con cui si intende sviluppare iniziative congiunte, in particolare organizzando delle serie di incontri per far conoscere meglio i nostri autori all’estero. Una particolare attenzione riceveranno i traduttori di lingua italiana che il Cepell intende invitare in residenze per artisti in Italia per far loro incontrare autori italiani, promuovendone così l’opera.
Quanto alla promozione del libro italiano all’estero il Centro, insieme al MAECI, sostiene il portale bilingue online dedicato, newitalianbooks, realizzato dalla Treccani in collaborazione con AIE. Sempre nell’ambito della promozione del libro italiano all’estero, è stato affidata all’associazione Mangialibri la segreteria operativa permanente di supporto all’organizzazione di incontri e presentazioni editoriali all’estero previste dal progetto SLIM (Settimana del Libro Italiano nel Mondo.

I traduttori svolgono un’importante e insostituibile azione di mediazione culturale in ambito editoriale: spesso sono loro che propongono agli editori quali libri tradurre. Il loro ruolo è perciò decisivo e sarebbe certamente benvenuta un’iniziativa energica volta a valorizzarne la funzione determinante di passeurs tra culture. Che cosa può fare il CEPELL in questa direzione?

Il Cepell intende sensibilizzare il mondo dell’editoria all’importanza del ruolo del traduttore, promuovendone il prestigio e la visibilità. Stiamo esaminando fra l’altro la possibilità di lanciare un premio alla traduzione di grande prestigio e di incoraggiare nel settore della traduzione buone pratiche in vigore in altri paesi per quanto riguarda le retribuzioni e le condizioni di lavoro del traduttore.

Il CEPELL sostiene la Casa delle Traduzioni, una istituzione che ha sede a Roma in via degli Avignonesi 32 e che fa capo al Sistema delle Biblioteche di Roma. Grazie alla Casa delle Traduzioni alcuni (pochi, purtroppo) traduttori dall’italiano verso altre lingue possono fare brevi soggiorni a Roma e beneficiare così di preziose opportunità di aggiornamento e di contatto con la realtà editoriale e culturale italiana. E’ previsto un rafforzamento del sostegno del Cepell alla Casa delle Traduzioni?

Il Cepell intende rafforzare tutte le realtà italiane che si occupano di traduzione e che si prestano a divenire luoghi di incontro fra operatori del settore del libro, dagli autori, agli editori, ai traduttori. Come descritto sopra, una delle nuove linee di sviluppo delle attività del Cepell è proprio quella di promuovere residenze per artisti che sviluppino attività legate alla traduzione. Il nostro intento non è sostenere l’una o l’altra istituzione ma sostenere progetti sviluppati da qualsiasi istituzione che noi riteniamo validi ed efficaci per la promozione del libro e della lettura. Ci interessa suscitare iniziative e sostenerle ovunque esse si concretizzino e siamo particolarmente favorevoli alle sinergie fra diverse istituzioni cosicché gli sforzi degli uni e degli altri non si disperdano e siano più efficaci.

Infine, per chiudere, una domanda sull’imminente anno dantesco 20231. Quali le iniziative allo studio sul fronte internazionale per promuovere l’opera del “Sommo Poeta”?

Il Cepell sta studiando una collaborazione con l’Associazione degli Italianisti, che possa confluire nella realizzazione del progetto di iniziative dantesche “Piazza Dante”, una serie di letture in pubblica piazza da affidare ad attori nelle Città che leggono, destinatarie del nostro riconoscimento (Padova, Pescara, Cosenza, Lecce…) ad eccezione della prima e dell’ultima lettura da realizzare eventualmente nei teatri. L’ultima potrebbe essere realizzata presso il Teatro Greco di Taormina; “Nel nome di Dante”, una serie di incontri con scrittori contemporanei, italiani e stranieri, che potrebbero dar vita alla realizzazione di un’antologia di interventi su Dante. Sta inoltre emergendo un’altra ipotesi di collaborazione con il MAECI e con la rete degli Istituti Italiani di Cultura all’estero per la realizzazione di una maratona dantesca, prevista dal 21 al 25 marzo 2021, una sorta di staffetta tra Istituti di cultura, con la quale far emergere la portata profondamente internazionale della figura e dell’opera di Dante. Infine, nell’ambito del programma Libriamoci 2021, è allo studio un’iniziativa “Libriamoci con Dante” di letture dantesche nelle scuole da realizzarsi con l’aiuto e la consulenza di ADI.

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