Le mosche d’oro
di Banti, Anna
Definito «il romanzo più ambizioso e temerario di Anna Banti», Le mosche d’oro racconta due vite allo specchio: quelle di Libero Marcocci, pittore italiano di origini contadine, e di Denise Ravier, giovane borghese fragile e inquieta. Si sono amati, nella Parigi bohémienne degli anni ’50, e dalla loro relazione è nato un figlio. Ma l’illusione si è infranta quando la donna ha deciso di abbandonare entrambi per insofferenza e stanchezza. Libero affronta così il ritorno a casa insieme al bambino, in un’Italia conosciuta e al contempo estranea; Denise, invece, va incontro a una disperata diseducazione sentimentale, tra alberghi di lusso e cliniche psichiatriche. In questa storia «d’amore e disamore» – come scrive Beatrice Manetti – Anna Banti amplia il suo orizzonte narrativo per affrontare i problemi del mondo contemporaneo, in particolare il «mito della libertà individuale». La novità delle Mosche d’oro non risiede solo nel «montaggio incrociato» dei capitoli, tra presente e passato, tra la voce di Libero e quella di Denise, ma in un’«inversione dei ruoli di genere» dove un uomo «decide di fare la donna contro la donna». Con una prosa incisiva e introspettiva, l’autrice ritrae vite sospese tra scelte difficili e desideri di redenzione, sullo sfondo di un’Europa in fermento, divisa tra chi cerca la mondanità e chi emigra per sopravvivere.
- Casa editrice Mondadori
- Anno di pubblicazione 2024
- Numero di pagine 444
- ISBN 9788804793311
- Diritti stranieri elena.biagi@mondadori.it
- Ebook disponibile
- Prezzo 15.50
Banti, Anna
Anna Banti, pseudonimo di Lucia Lopresti, fu scrittrice, giornalista e saggista molto attenta alla condizione femminile. Direttrice della rivista letteraria «Paragone», ha pubblicato biografie (Artemisia), studi (su Monet, Manzoni…), romanzi storici (Noi credevamo) e il capolavoro Le donne muoiono.
