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Dies irae. Requiem in musica dal Cinquecento all’Ottocento

Dies irae connette in un percorso che si dispiega nel tempo, dal Cinquecento all’Ottocento, evidenze antropologiche, riflessione filosofica, dati statistici ed esperienze artistiche, per dare un senso alla storia del requiem, immagine riflessa degli uomini rinviataci dalla storia della morte. Per individuare nessi coi percorsi della coscienza collettiva sulla morte, in Dies irae la storia del requiem è stata interrogata da una prospettiva musicale, volta a osservare, da diverse angolazioni (storia della mentalità, ricerca documentaria d’archivio, analisi musicale), momenti e opere. Due i principali percorsi d’indagine: le origini della messa per i defunti e il rapporto tra musica e testo liturgico; il cammino di secolarizzazione del requiem letto attraverso la lente di messe composte negli anni della Rivoluzione francese e della Restaurazione.


Simone Caputo, Ph.D., svolge attività di ricerca nell’ambito della musica nelle culture di antico regime e contemporanee. È redattore capo delle riviste musicologiche Chigiana e Il Saggiatore musicale. Ha curato Pergolesi Studies 7 (2012), Nove studi su Benjamin Britten (2015) e Out of Nature (50, 2020, con Candida Felici). Nel 2019 ha pubblicato l’edizione critica del Trionfo di Clelia di Niccolò Jommelli.

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