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Da un lato il popolo, sfruttato, precarizzato e ipertassato, dall’altro l’élite. Una frattura che oggi appare insanabile, provocata dalla globalizzazione e dalla dittatura del mercato.

 “Il capitalismo ci rende immobili, ma ci dà l\’illusione di andare verso il futuro”.

Oppressi e oppressori: categorie che esistono in pratica da sempre, e che da sempre sono in conflitto. Eppure, oggi di lotta di classe si legge solo sui libri di storia. Com’è possibile? Guardandoci intorno, possiamo dire davvero che quella frattura in apparenza insanabile sia stata invece sanata? Di certo, qualcuno vorrebbe farcelo credere. Infatti la caduta del Muro di Berlino non ha segnato solo la sconfitta del socialismo reale, ma anche il passaggio dal pensiero dominante al pensiero unico: il nuovo ordine mondiale ha imparato a inoculare nelle masse un paradigma mentale concepito a propria immagine e somiglianza. Alla fine, il Servo ha fatto sua la visione del Signore. Il trionfo dell’élite sulle classi popolari è stato reso possibile dall’operato degli intellettuali, che hanno glorificato la tirannia dei mercati; è grazie a questi imbonitori se i signori del global order dominano oggi a livello materiale e culturale. Ma quella che ci hanno insegnato a chiamare “mondializzazione” è, in realtà, una rimozione dei diritti su scala planetaria, una glebalizzazione: la produzione seriale di nuovi servi sfruttati, sottopagati e precarizzati. Come spezzare, allora, le catene di questa nuova sudditanza? Rimettendo il popolo al centro di un progetto politico e sociale internazionalista ma non mondialista, teso a creare un nesso solidale tra nazioni sovrane, democratiche e socialiste. Lucido nell’analisi e sempre controverso nelle conclusioni, uno dei filosofi più attenti alla modernità ci guida alla scoperta delle disastrose conseguenze della mondializzazione – incarnata nel pensiero unico politicamente corretto ma eticamente corrotto – e del suo solo antidoto: la rivolta del populismo sovrano.


Diego Fusaro (1983) è una delle voci più critiche e indipendenti della riflessione filosofica contemporanea. Specialista di Filosofia della storia e interprete eterodosso di Hegel e Marx, insegna Storia della filosofia presso l’Università San Raffaele di Milano e presso lo IASSP, Istituto di Alti Studi Strategici e Politici, nella stessa città. Tra i suoi libri di maggior successo: Bentornato Marx! Rinascita di un pensiero rivoluzionario (Bompiani 2009) Pensare altrimenti (Einaudi 2017) e Il nuovo ordine erotico. All’insegnamento affianca la divulgazione, anche attraverso collaborazioni giornalistiche con testate quali “La Stampa” e “il Fatto Quotidiano”.

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