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23 Marzo 2022

Intervista a Elena Pasoli, direttrice della Fiera del Libro

Intervista a Elena Pasoli, direttrice della Fiera del Libro

 a cura di Laura Pugno

 Viaggio in Italia (attraverso premi e festival) racconta il nostro Paese a mezzo di interviste agli organizzatori e ai protagonisti dei maggiori festival letterari e dei più importanti appuntamenti del calendario editoriale.

Su www.italiana.esteri.it e su www.newitalianbooks.it

In questa terza puntata, la nostra tappa è la Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi di Bologna, la Bologna Children’s Book Fair, che dopo i due anni di pandemia torna in presenza e sceglie per farlo i giorni di inizio della primavera. Del resto, neanche la pandemia ha fermato lo slancio del libro italiano per ragazzi, che, come ci raccontano i dati dell’AIE, l’Associazione italiana editori, “nel 2021 ha raggiunto quota 286,6 milioni (+19,3% rispetto all’anno precedente) con 24 milioni di copie vendute, il 18,2% in più del 2020. I libri per bambini e ragazzi continuano ad avere grande successo anche all’estero: nel 2020 sono stati venduti i diritti di 2.812 titoli, il 33% del totale. È il genere più apprezzato negli altri Paesi, più della narrativa e della saggistica. Basti pensare che i libri per bambini e ragazzi sono il 10% dei titoli pubblicati ogni anno in Italia.”

Tra le novità di quest’anno alla Fiera, la prima edizione in presenza di BolognaBookPlus, l’iniziativa della Fiera rivolta al pubblico professionale generalista e organizzata in partnership proprio con AIE, l’atteso Comics Corner, un focus sull’editoria africana, una rinnovata Bologna Licensing Trade Fair (BLTF/Kids) e il programma di Sharjah International Book Fair Ospite d’Onore 2022, a proposito della quale varrà ricordare che l’Italia sarà a sua volta Paese ospite d’onore alla 41a edizione della Fiera del Libro Internazionale di Sharjah (SIBF), dal 2 al 13 novembre 2022.

 Come nasce e come si sviluppa la Bologna Children’s Book Fair?

La fiera nacque nel 1964 da una intuizione dell’editore Sergio Giunti: a suo parere i libri per ragazzi non avevano alla Fiera di Francoforte, già allora l’evento più importante per lo scambio dei diritti, lo spazio che meritavano. La sua proposta trovò grande entusiasmo alla Fiera di Bologna e molto rapidamente l’avventura iniziò. Pare impossibile – a quel tempo Bologna non aveva nemmeno l’aeroporto – eppure fin dalla prima edizione parteciparono editori da moltissimi paesi europei, e persino dagli Stati Uniti. La seconda edizione accolse i giapponesi, e così via, senza battute d’arresto siamo arrivati fino ad oggi. Il segreto è stato mantenere la fiera rigorosa nella sua mission di mercato dei diritti; questa connotazione precisa l’ha resa unica, leader assoluta mondiale, appuntamento immancabile per gli editori e per tutti i professionisti che operano nel mondo del libro per ragazzi

Che rapporto ha la vostra manifestazione con la città e il territorio?

Ottimo! La nostra Fiera è quella che è anche grazie al territorio in cui è nata e si è sviluppata. Bologna ha sempre avuto una grande propensione all’educazione, alla pedagogia. La nostra città ha avuto la prima cattedra universitaria in letteratura per l’infanzia, sono numerose le realtà culturali impegnate nella promozione e nello sviluppo della cultura per ragazzi, abbiamo una biblioteca fantastica come la Salaborsa e una rete capillare di biblioteche su tutto il territorio. Diciamo che Bologna è proprio la città giusta per una fiera come la nostra. Gli editori di tutto il mondo la adorano e la sentono come una sorta di seconda casa.

Che consigli dareste a un viaggiatore culturale che venisse a Bologna proprio in occasione della Fiera?

Durante la fiera e nelle settimane successive Bologna si accende dei colori di “BOOM! Crescere nei libri”, un grande festival ricco di mostre di libri e illustrazioni, incontri con autori, laboratori per bambini di tutte le età. Il mio consiglio sarebbe di studiare nei dettagli questo programma e non perdere le numerose occasioni di incontrare da vicino gli artisti internazionali di altissimo livello e gli  acclamati scrittori per ragazzi voce delle culture più diverse che abitualmente affollano il programma di questo Festival.

 

 

 

 

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