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Una donna afferra una mazzetta e si mette a contare, dietro di lei un dobermann legato a una catena digrigna le fauci. Mentre conta, per Han, un ragazzino cinese di quattordici anni, è tempo di salutare sua madre, che forse un giorno tornerà a prenderlo. Da quel momento iniziano i risvegli scanditi dagli aerei che decollano a Capodichino, le giornate in strada con Gucci, il dobermann al guinzaglio, l’ucraino Dimitri e l’africano Ismail. Loro gli insegnano a rubare magliette di Messi al mercato per vestire pulito e a procurarsi due soldi per la cena. Tutti e tre sono i figli di nessuno, ospiti di una pensione per giovani figli di clandestini. Sono gli outsider, gli invisibili, i “fantasmini”. Sono gli alberi senza radici, quelli che però, la loro terra, se la vogliono prendere comunque. Quando Manuel, un teppista napoletano in fissa con i combattimenti di cani, esce di galera e fa ritorno in quella pensione nella periferia di Napoli, nel cuore di Han il desiderio di appartenenza si risveglia e diventa sempre più feroce. E se appartenere a un clan significa appartenere a qualcosa – qualsiasi cosa – il prezzo da pagare non sembra così alto.

“Massimiliano Virgilio offre la prova di una maturità narrative che lo trascina definitivamente sull’attuale proscenio della letteratura italiana.” ─ Enzo d’Errico, “Il Corriere della Sera”

 “Nei romanzi di Massimiliano Virgilio la violenza e le passioni si scontrano con il desiderio di trovare il proprio posto in un mondo che non si è scelto.” – “Il Mattino”

“Virgilio tenta l’impresa – riuscita – di superare il marchio dato da Gomorra e ne riporta a Napoli l’umanità.” – “Il Fatto Quotidiano”

“Massimiliano Virgilio ha illuminato il buio, ha dato vita a fantasmi e ha dimostrato che dopo l’inferno, non c’è la dannazione ma la vita. Ecco, di questo parla il suo libro e tu non te lo puoi perdere.” – Roberto Saviano, “l’Espresso”

 “[Le creature] è un libro duro, di dimenticati, di cose storte che “devi tenerti come sono e non farle spezzare\’, e di legamiforti che possono salvare” ─ Marta Cervino, “Marie Claire”

“Un libro interessante, pieno di contraddizioni e di livelli, frutto robusto di un autore quarantenne in crescita.” ─ Walter Siti, “TuttoLibri”, “La Stampa”

“Massimiliano Virgilio dimostra quanto uno scrittore debba essere un esploratore di realtà, come il disagio sociale che muta in degrado fino a giungere all’indicibile, per comprenderlo, riuscire a intervenire, vda svelato e raccontato. Così Virgilio ha scritto una storia sconcertante che non risparmia niente, nessuno, identica a due dita che stringono piano alla gola, impediscono di respirare, ma non di guardare.” ─ Pier Luigi Razzano, “la Repubblica”

booktrailer: https://youtu.be/71CkBL81AiE

 “Un romanzo crudele, corale, pieno di amore e di rabbia. Irrinunciabile.” ─ Valeria Parrella, “Grazia”

“Il migliore scrittore napoletano in circolazione.” ─ Goffredo Fofi


Massimiliano Virgilio è nato nel 1979 a Napoli. Collabora con il Corriere del Mezzogiorno e Rai Radio3, ed è responsabile dell’area cultura di Fanpage.it. Ha pubblicato Più male che altro (Rizzoli, 2008), Porno ogni giorno. Viaggio nei corpi di Napoli (Laterza, 2009), Arredo casa e poi m’impicco (Rizzoli, 2014), L’americano (2017).

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