Le fiabe non raccontano favole. Una difesa dell’esperienza
di Petrosino SilvanoSebbene oggi siano comunemente considerate racconti per bambini, le fiabe per secoli sono state uno strumento per l’intrattenimento e la formazione degli adulti. Come più in generale la grande letteratura, esse danno forma e voce ad alcuni snodi fondamentali del vissuto umano. Lasciano quindi parlare l’esperienza più profonda, con tutti i suoi errori e terrori, con le sue angosce e paure, senza preoccuparsi di costruirvi attorno un universo perfetto quanto illusorio. Di ciò si parla nella suggestiva analisi e interpretazione che Silvano Petrosino qui propone di tre notissime fiabe: Cappuccetto Rosso, Biancaneve e Cenerentola. A ispirare la sua lettura è la convinzione che al fondo di queste tre fiabe, sotto una superficie apparentemente tranquilla e rappacificante, si agiti in verità la drammatica questione del diventare donna o, più precisamente, del viaggio per diventare donna, un processo per nulla scontato, dato che si accompagna sempre con la necessità di superare dei pericoli, sostenere delle prove, prendere delle decisioni. Si tratta di quella che Petrosino definisce la «legge della doppia nascita»: si viene alla vita senza deciderlo, ma non si diventa autentici uomini/donne senza deciderlo. Non si nasce uomo/donna, ma lo si diventa, e a tale scopo si deve rinascere alla piena umanità dopo essere nati una prima volta alla vita. Le vicende di Cappuccetto Rosso, Biancaneve e Cenerentola lo confermano con indubitabile certezza: il diventare donna non è mai una semplice passeggiata nei boschi.
- Casa editrice Vita e Pensiero
- Anno di pubblicazione 2023
- Numero di pagine 192
- ISBN 9788834353738
- Diritti stranieri Lucia Scacchi editrice.vp@unicatt.it
- Ebook 9788834353752
- Prezzo 16.00
Petrosino Silvano
Silvano Petrosino (1955), filosofo internazionalmente noto per i suoi studi sul pensiero di Lévinas e Derrida, è professore ordinario presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove insegna Antropologia filosofica. Oggetto dei suoi studi sono la natura del segno, il rapporto tra razionalità e moralità, l’analisi della struttura dell’esperienza con particolare attenzione al rapporto tra la parola e l’immagine; il desiderio e l’umano.