Settembre nero
di Veronesi, SandroIl fiore non sa di essere un fiore finché non fiorisce. “Settembre nero” racconta la fioritura di un ragazzo di dodici anni, Gigio Bellandi, durante un’estate in Versilia nel 1972: la scoperta della musica, della lettura, dell’inquietudine, del desiderio, dell’amore – e poi di tutto questo l’impensabile, fulminea interruzione. Ricostruisce con plastica precisione le immagini, gli odori, i colori e i suoni che animavano quella vita andata perduta, e con vaghezza, invece, perché subìto senza tante spiegazioni, l’evento irreversibile che la travolge. Intorno a Gigio, vittime e colpevoli mescolati insieme, in una costellazione di personaggi struggenti e indimenticabili: il padre-tritone, la madre-leonessa, l’eroica sorellina e i due principali responsabili del suo improvviso sbocciare: lo zio Giotti, misterioso, timidissimo e purissimo maestro della forza, e Astel Raimondi, la ragazzina dalle treccine “nere come onice nera”, che fa in tempo a marchiarlo col segno indelebile dell’amore. Ma è anche un romanzo sul potere evocativo delle parole – muflone muflone muflone muflone muflone – e su quello seduttivo e salvifico della lingua, perché racconta l’esplosione di un talento puro e sorprendente, anch’esso destinato a durare per sempre: quello per la traduzione. La voce narrante è dello stesso Gigio, dal monte ventoso dei suoi sessant’anni, perché evidentemente ce l’ha fatta a risanare la ferita e ad andare oltre, cioè a “tradurre” alla fine anche se stesso, diventando così l’ultimo degli “eroi normali” tanto cari a Veronesi.
- Casa editrice La nave di Teseo
- Anno di pubblicazione 2024
- Numero di pagine 304
- ISBN 9788834618738
- Diritti stranieri silvia.bellingeri@lanavediteseo.eu
- Prezzo 20.00
Veronesi, Sandro
Sandro Veronesi ha esordito come scrittore nel 1988 con Per dove parte questo treno allegro. Dopo Gli sfiorati e Venite, venite B 52 (Premio Fiesole 1996), vince il premio Viareggio e il premio Campiello con La forza del passato (2000). Nel 2005 vince il premio Strega con Caos calmo (2005). Nel 2014 vince il premio Bagutta con Terre rare (Bompiani). Nel 2019 Colibrì (La Nave di Teseo) ottiene per la seconda volta il Premio Strega 2020.