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24 Luglio 2023

Una formazione per editori a Parigi: intervista a Giorgia di Tolle (Casa Editrice Nord)

Autore:
Paolo Grossi

Giorgia di Tolle si è laureata in Culture e linguaggi per la comunicazione all’Università Statale di Milano e ha frequentato il master in Editoria della Fondazione Mondadori. Ha iniziato a lavorare per la Casa Editrice Nord nel 2008, dove ora ricopre il ruolo di junior editor. È inoltre traduttrice di romanzi e racconti di autori come James Rollins e Glenn Cooper. Dal 28 maggio al 3 giugno 2023, ha partecipato a una formazione per editori organizzata dal BIEF (Bureau International de l’Édition Française) con il sostegno della SOFIA (Société Française des Intérêts des Auteurs). All’iniziativa, intesa ad offrire una panoramica del mercato del libro in Francia, hanno preso parte editori di quindici paesi, europei e extraeuropei.

 

Come è venuta al corrente di questa iniziativa di formazione e perché ha deciso di iscriversi?

Ho deciso di candidarmi perché è un’occasione unica per approfondire la conoscenza di un mercato straniero e per entrare in contatto con professionisti dell’editoria provenienti da tutto il mondo. Avevo già fatto un’esperienza simile in Germania nel 2016 e si era rivelata estremamente formativa perciò, quando ho letto del Fellowship organizzato dal BIEF, ho fatto subito domanda.

 

Come era organizzato il corso? Quali aspetti ha particolarmente apprezzato?

Il primo giorno siamo stati accolti nella sede del BIEF, dove ci è stata presentata un’interessante panoramica del mercato editoriale francese, con particolare attenzione al ruolo chiave svolto dalle librerie indipendenti. I giorni successivi, invece, sono stati dedicati alle visite presso alcune case editrici parigine, durante le quali abbiamo avuto la possibilità di conoscerne la storia e le linee editoriali, di scambiarci idee e impressioni sui nostri rispettivi mercati. La cosa più bella di questi incontri è la possibilità che offrono di dialogare con figure professionali che altrimenti sarebbe difficile conoscere, perché solitamente non partecipano alle fiere, come per esempio gli uffici marketing.

 

Per Lei e per il suo attuale ruolo presso la Casa Editrice Nord, questa esperienza parigina è stata proficua?

Moltissimo. È impossibile non uscire arricchiti dal confronto con gli altri. Italia e Francia sono Paesi molto vicini, anche dal punto di vista editoriale: ai lettori e alle lettrici italiani piacciono gli autori e le autrici francesi e viceversa, basta vedere il successo che ha qui da noi Valérie Perrin o l’entusiasmo con cui i lettori d’oltralpe hanno accolto i romanzi di Stefania Auci. Eppure rimangono mercati estremamente diversi, ciascuno con le proprie caratteristiche specifiche. Conoscere e capire quali sono i punti in comune tra le nostre realtà editoriali non può che migliorare il lavoro che faccio in Nord.

 

Nei giorni del corso si è svolto a Parigi anche il Paris Books Market. Gli scambi con gli editori francesi sono stati produttivi?

Credo che il Paris Book Market sia una tra le iniziative più ambiziose e riuscite del BIEF: a differenza di tutte le altre fiere di settore, è infatti esclusivamente dedicato alla vendita dei diritti francesi. È quindi un’occasione per incontrare anche case editrici più piccole e per incentivare la traduzione di libri francesi.

 

Infine, un’ultima domanda sulla Sua attività presso la Casa Editrice Nord: a quali progetti sta lavorando?

Al momento mi sto occupando dell’editing di un romanzo italiano, oltre che all’attività di lettura e ricerca di nuove voci italiane e straniere, mentre in casa editrice ci prepariamo al lancio del Passaporto verde, un romanzo francese in uscita alla fine di agosto, a dimostrazione dei legami sempre più stretti tra i nostri due Paesi.

 

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