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17 Settembre 2023

Zerocalcare e il fumetto italiano a Palazzo Farnese. Intervista a Vincent Raynaud

Autore:
Paolo Grossi

Nato nel 1971, laureato in economia e commercio, Vincent Raynaud è editor, traduttore letterario e romanziere. Responsabile della letteratura italiana per Gallimard dal 2005 al 2017, ha curato in particolare i libri di Elena Ferrante, Erri De Luca, Alessandro Baricco e Roberto Saviano. Dall’ottobre 2022 è addetto presso l’Ambasciata di Francia a Roma – Institut français Italia, dove si occupa di libri e editoria.

 

Da quanto tempo lavora all’Institut français – Italia e qual è il suo ruolo?

Sono traduttore, editor e scrittore. Questa è la mia prima assegnazione all’estero, all’Institut français -Italia presso l’Ambasciata di Francia, dove mi occupo di libro e di editoria. L’obiettivo del mio lavoro è quello di promuovere il libro francese favorendone la traduzione in italiano, grazie alla concessione di contributi, all’organizzazione di eventi e alla diffusione di informazioni agli editori francesi e italiani. A Palazzo Farnese e presso le altre nostre sedi in Italia invitiamo autori e autrici, giornalisti, docenti universitari e politici per dibattere di argomenti di attualità, dalla guerra in Ucraina alle Olimpiadi di Parigi nel 2024 e di Milano-Cortina nel 2026.

 

Quali progetti ha realizzato in questo primo anno e quali eventi sono previsti per 2023-2024?

Il 15 marzo di quest’anno si è tenuto a Palazzo Farnese il primo di una serie di incontri sul futuro del libro tra Francia e Italia, Farnese à la page, con ospiti da tutta Europa e quattro tavole rotonde dedicate ai grandi cambiamenti strutturali del settore, alle traduzioni di Annie Ernaux, Premio Nobel per la letteratura, allo sviluppo dei saloni e festival letterari, e ai diritti cinematografici e televisivi. Fra i relatori, c’erano Teresa Cremisi (Adelphi), Elisabetta Sgarbi, fondatrice de La Nave di Teseo, e molti altri. Questo incontro è stato organizzato in preparazione dell’edizione 2023 del Festival del Libro di Parigi, di cui l’Italia è stata il paese ospite d’onore nello scorso aprile e che è stata un grande successo per le autrici e gli autori italiani invitati. Il 4 ottobre, ci sarà un secondo evento, con la partecipazione di Michele Rech, in arte Zerocalcare.

 

Può parlarci della presenza di Zerocalcare?

Zerocalcare dialogherà con Catherine Meurisse, illustratrice francese di primissimo piano, nonché collaboratrice storica di Charlie Hebdo. Con loro vogliamo esplorare due dimensioni: quella intima (come raccontano di se stessi, della propria vita e della propria esperienza attraverso il loro lavoro) e quella più ampia, direi geopolitica (come raccontano il mondo, la guerra, i grandi cambiamenti che viviamo). Zerocalcare ci parlerà della sua vita a Rebibbia, della mamma francese, degli amici, del suo quotidiano, ma anche delle sue esperienze nel Kurdistan iracheno, dove è stato più volte: una affascinante testimonianza in prima persona. Anche Catherine Meurisse parlerà della sua infanzia in una famiglia poco conformista, dei suoi ricordi, delle sue letture e dei suoi disegni per la stampa (Charlie Hebdo ma non solo) con cui affronta con grande originalità i temi dell’attualità.

 

Perché la letteratura per ragazzi, il fumetto, il graphic novel e il manga sono importanti?

Sono i libri che, già prima della pandemia, tirano il mercato. Sono anche generi molto creativi che attirano i giovani lettori e lettrici, vale a dire quelli di domani e dopodomani. La Francia ha una lunga tradizione in questo campo, con personaggi storici che hanno avuto enorme successo (Astérix, Tintin, Gaston Lagaffe). Ha anche strutture aziendali, gruppi, case editrici, librerie specializzate, festival … e molti illustratori e illustratrici italiani lavorano in Francia, come Lorenzo Mattotti, Tanino Liberatore e tanti altri. Fino a pochi anni fa l’editoria italiana non era egualmente attrezzata, anche perché è un mercato diverso, basti ricordare che i fumetti si vendevano e si vendono tuttora in edicola. Le cose stanno cambiando e oltre agli indipendenti (Bao Publishing, Coconino Press), anche i big del settore hanno adesso marchi specializzati. La Nave di Teseo, per esempio, ha Oblomov, che ha pubblicato il graphic novel di Jean-Marc Jancovici e Christophe Blain sul cambiamento climatico, grande successo e oggetto di dibattito in Francia.

 

Come Francia e Italia possono collaborare in questo campo?

Se lasciamo da parte eventuali acquisizioni fra case editrici e restiamo in ambito istituzionale, c’è già un dialogo fitto su questi temi con AIE (Associazione Italiana Editori), che ha una sua commissione dedicata al fumetto. Vogliamo anche lavorare con le scuole di illustrazione, francesi e italiane, e riflettere in termini di formazione, di sbocchi professionali. I mestieri del libro in generale e quelli del fumetto in particolare sono vere e proprie professioni, con uno statuto, dei redditi e delle prospettive. Lo sviluppo è forte e ne parleremo anche in primavera, nella seconda edizione degli incontri Farnese à la page che organizziamo sull’editoria e i mestieri del libro.

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