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12 Ottobre 2022

Beppe Fenoglio in altre lingue

Autore:
Luca Bufano (Florida State University, Firenze)

Il 5 ottobre 1960, otto anni dopo la pubblicazione del suo primo libro (la raccolta di racconti I ventitre giorni della città di Alba), Fenoglio scriveva al direttore della casa editrice torinese:

 

Egregio Dottor Einaudi:

Uno scrittore italo-francese, certo signor Giannelloni, mi scrive dicendosi interessato alla traduzione francese de I ventitre giorni della città di Alba.

Mi prega di dirgli se l’accetto come traduttore e, in caso d’intesa, con quale casa editrice francese desidero che egli si ponga in rapporto per veder di concludere la cosa.

Come di dovere, mi affretto renderLa edotta di questa proposta e, ovviamente, gradirei molto qualche Suo commento e specifico consiglio.

La ringrazio in anticipo e, pregandoLa ricordarmi a Italo Calvino, Le porgo i miei saluti migliori.

 

Einaudi rispose fornendogli il recapito del proprio agente a Parigi, Michel Hoffmann, affinché il potenziale traduttore si mettesse in contatto con lui. L’offerta di Giannelloni non ebbe un seguito immediato, ma la sua lettera a Fenoglio può essere oggi letta come un’anticipazione del futuro interesse del pubblico francese per lo scrittore di Alba. In quello stesso anno venne pubblicata in inglese La novella dell’apprendista esattore, l’unico testo di Fenoglio tradotto in vita dell’autore (The apprentice tax collector’s story, inclusa nel volume miscellaneo All in a day, Roma, Edindustria, 1960), mentre l’edizione francese del suo libro d’esordio sarebbe apparsa soltanto nel 1987, nella traduzione di Alain Sarrabayrouse (Les vingt-trois jours de la ville d’Albe, Paris, Gerard Lebovici), dopo la pubblicazione dei più importanti romanzi, Il partigiano Johnny (La Guerre sur les collines. Traduit par Gilles de Van, Paris, Gallimard, 1973) e Una questione privata (Une Affaire personnelle et autres récits. Traduit par Nino Frank et Jean-Claude Zancarini, Paris, Gallimard, 1978); e seguita da: Primavera di bellezza (Le Printemps du guerrier. Traduit par Monique Baccelli, Paris, Denoël, 1988, e Cambourakis, 2014); La malora (Le mauvais sort. Traduit par Monique Baccelli, Paris, Denoël, 1988, e Cambourakis, 2013); La paga del sabato (La Paie du samedi. Traduit par Monique Baccelli, Paris, Gallimard, 1990 e 2007); Un Fenoglio alla prima guerra mondiale (La permission. Traduit par Alain Sarrabayrouse, Paris, Ivrea, 1994); L’imboscata (L’embuscade. Traduit par Monique Baccelli, Paris, Gallimard, 1994 e 2014); Appunti partigiani (La louve et le partisan. Traduit par Monique Baccelli, Paris, Gallimard, 1998); Diario 1954 ed Epigrammi (Journal, 1954 suivi de Épigrammes. Traduit par Monique Baccelli, Lyon, La Fosse aux ours, 2003); L’erba brilla al sole (L’herbe brille au soleil et autres nouvelles. Traduit par Frédéric Sicamois, Paris, Cahiers de l’Hôtel de Galliffet, 2022). 

Se la Francia è l’unico paese in cui siano state tradotte tutte le opere di Fenoglio, Una Questione privata è sicuramente il suo libro più letto ed apprezzato nel mondo. La felice fusione dei temi archetipici di amore e guerra in esso raggiunta da Fenoglio ne ha fatto uno dei classici italiani del Novecento più capaci di parlare un linguaggio universale. Tradotto in ventidue lingue, compresi il coreano e il giapponese, la pubblicazione della terza versione inglese, dopo quelle di Maria Grazia di Paolo del 1988 (A Private Matter, New York, Peter Lang) e di Howard Curtis del 2006 (A Private Affair, London, Hesperus Press), è annunciata per il 2023 presso un editore di New York. Ma la prima lingua straniera in cui si sono potute leggere le gesta del partigiano Milton, l’indimenticabile protagonista di Una questione privata, è stato il tedesco, cinque anni dopo l’uscita postuma del libro in Italia (Eine Privatsache, aus dem Italienischen übersetz von Heinz Riedt, Benziger Verlages, Zürich-Köln, 1968); un’edizione più volte aggiornata (nel 1988, nel 1998 e nel 2021), anche per l’interessamento della sorella dell’autore, Marisa Fenoglio (1933-2022), residente in Germania dal 1956, e scrittrice ella stessa. Negli anni settanta il libro ebbe una precoce fortuna anche nell’Europa dell’est, dove venne pubblicato in Romania (1970), Ungheria (1974), Unione Sovietica (1977) e Polonia (1979). La prima edizione in lingua spagnola, invece, avvenne nel 1976 in Argentina (Una cuestión privada, traducción y nota preliminar de Leopoldo Di Leo, «Biblioteca de grandes novelas», Buenos Aires, Ediciones Librerías Fausto), mentre nella penisola iberica si registrano ad oggi quattro edizioni: la prima in catalano (Una qüestió privada, traducció de Xavier Lloveras, Barcelona, Editorial Empúries, 1988), la seconda in portoghese (Uma questão privada, tradução de Sofia Andrade e Andrea Ragusa, notas editorial e biográfica de Andrea Ragusa, Lisboa, Edições do Saguão, 2000), quindi in castigliano (Un asunto privado, Traducción de Elena del Amo, «Colecciòn Bárbaros», Barcelona, Ediciones Barataria, 2004), e recentemente in basco (Kontu pribatu bat, tradotto da Josu Zabaleta Kortaberria, Pamplona, Katakrak Liburuak, 2020). L’edizione in greco moderno di Una questione privata è del 1992 (Mια Προσωπική Ιστορία, traduzione di Εφη Καλλιφατίδη, Atene, Kastaniotis).

Il partigiano Johnny, invece, l’opera maggiore di Fenoglio, ma anche quella più impegnativa per il lettore, è stata tradotta ad oggi in sole quattro lingue: dopo la citata edizione francese del 1973, venne pubblicata nell’allora Cecoslovacchia (Válka na Pahorcích, traduzione di Josef e Ilja Hajnŷch, Praha, Naše Vojsko, 1977), quindi nel Regno Unito (Johnny the Partisan, translated by Stuart Hood, London, Quartet Books, 1995), e più recentemente in Spagna (El partisano Johnny, traducción de Pepa Linares, Barcelona, Sajalín Editores, 2013). 

Se i romanzi postumi di Fenoglio hanno catturato, sia pure in misura diversa, l’attenzione dei lettori stranieri (a Una Questione privata e a Il partigiano Johnny si dovrà aggiungere La paga del sabato, tradotto, oltre che in francese, in tedesco, in spagnolo e in olandese), l’unico romanzo di argomento resistenziale pubblicato in vita da Fenoglio, Primavera di bellezza, quasi a dimostrare la frettolosità delle scelte editoriali del tempo, è anche quello meno letto, tradotto solamente in francese, in ceco, e in ungherese. 

Relativamente scarsa all’estero, rispetto ai due capolavori, anche l’attenzione riservata ai racconti brevi di Fenoglio. Si devono però segnalare l’ottima traduzione inglese della raccolta I ventitre giorni della città di Alba curata da John Shepley (The Twenty-three Days of the City of Alba, South Royalton, Vermont, Steerforth Press, 2002), dopo quella in francese di Sarrabayrouse, e la recente traduzione in spagnolo di Tutti i racconti ad opera di Pepa Linares (Un día de fuego. Cuentos completos de Beppe Fenoglio, Barcelona, Sajalín Editores, 2013).

Per quanto riguarda il romanzo breve La malora, il secondo libro di Fenoglio, oltre che in Francia, è stato pubblicato negli Stati Uniti (Ruin, translated by John Shepley, Marlboro, Vermont, The Marlboro Press, 1992), in Olanda (Doem, vertaald door Mieke Guezebroek en Pietha de Voogd, Amsterdam, De Bezige Bij, 2017), e due volte in Spagna (La ruina, traducción y prólogo de Maria Ángeles Cabré, Victoria-Gasteiz, Ediciones Bassarai, 2002; La mala suerte, traducción, introducción y notas de Maria Dolores Valencia y Victoriano Peña, «Graffiti», Madrid, Huerga & Fierro Editores, 2006). Curiosamente, La malora è anche l’unico testo di Fenoglio ad essere stato tradotto in danese (Den Onde Skæbne, på dansk ved Nina Gross, Denmark, Samleren, 1991) e in norvegese (Vanlagnad, til norsk ved Magnus Ulleland, Oslo, Gyldendal Norsk Forlag, 1994).

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