Declinazioni dello spazio nell’opera di Giacomo Leopardi.
Noi siamo nello spazio: e lo spazio è in noi. L’alternativa allo spazio è il vuoto; quel vuoto (coincidente con il nulla e con la morte) che Leopardi sente come incombente e opprimente, e che l’uomo fa di tutto per evitare anche a costo della noia, del dolore, del male. Lo spazio nell’opera di Leopardi assume varie forme, ed ospita vari livelli di riflessione e di analisi, legati ai più svariati campi d’indagine: filosofia, astronomia, geometria, arte, linguistica, sociologia. In questo volume, che in parte ospita interventi presentati in un convegno dell’ADI del settembre 2019, si tenta una ricognizione, necessariamente parziale e limitata, di queste diverse accezioni dello spazio leopardiano. Quest’ultimo è indagato – partendo da approcci e metodi differenti – come una vera e propria categoria ermeneutica che, declinata da Leopardi in molteplici forme retorico-linguistiche e per mezzo di nozioni, concetti, immagini, metafore, similitudini e analogie spesso di matrice scientifica, gli consente di mettere a fuoco da un lato la natura (materialistica) delle cose del mondo e dell’universo; e dall’altro i confini dell’immaginazione, fulcro vitale tanto del poeta quanto del filosofo, nonché luogo mentale alternativo e necessario a quello reale. Lo spazio interiore, legato alla dimensione immaginativa e linguistica dell’individuo, è messo costantemente in relazione con lo spazio esterno, della natura e della società, dove l’uomo diventa parte di una comunità e ingranaggio di un meccanismo estremamente complesso che Leopardi analizza con implacabile lucidità e senza riserve o pregiudizi morali.
- Casa editrice LED Edizioni Universitarie
- Anno di pubblicazione 2021
- Numero di pagine 242
- ISBN 9788879169714
- Diritti stranieri Valeria Passerini / Tiziana Battaglia
- Prezzo 31.00 €
Antonella Del Gatto è professore associato di Letteratura italiana presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture moderne dell’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara. In precedenza ha insegnato in Svizzera (presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Neuchâtel).
Patrizia Landi insegna Letteratura italiana all’università IULM-Milano. Si occupa di Leopardi sin dalla sua tesi di laurea.