Discourse analysis and the environment: ecolinguistic perspectives

L’obiettivo di questo volume è verificare come i concetti veicolati dalle parole chiave wilderness e wildness siano variati negli ultimi anni rispetto al loro significato originario/letterale, nonché gli effetti che questi cambiamenti possono avere sui discorsi sull’ambiente e sulla protezione delle terre selvagge rimaste. Le parole sono state scelte perché concettualizzano a fondo l’idea di natura selvaggia e possono aiutare a far luce sui discorsi benefici sull’ambiente. Il quadro di riferimento di questo lavoro è l’ecolinguistica, nel suo tentativo di determinare come le questioni ambientali vengono discusse e narrate; e la sua logica è quella di combinare la linguistica dei corpora con l’analisi dell’uso narrativo e discorsivo. L’associazione di questi metodi può migliorare i risultati e offrire nuovi strumenti agli studiosi di ecolinguistica. L’analisi mostra molte occorrenze di wilderness e pochissime di wildness che sfumano vari significati nel corpus SibBol e nel sottocorpus The Guardian, riflettendo contesti di riferimento diversi. Wilderness mantiene in gran parte il suo significato letterale, rispetto al significato più ampio associato a wildness, che è collegato a qualità che possono essere dissociate dalla natura. Il termine sta avanzando verso un significato metaforico, come dimostra il suo uso discorsivo. Invece, il discorso sulla natura selvaggia – che si tratti di articoli, libri, social media o documentari – può svolgere un ruolo fondamentale nella conservazione della natura selvaggia, educando il pubblico, influenzando le politiche, coinvolgendo le comunità, creando legami emotivi, documentando i problemi e promuovendo pratiche sostenibili. Il successo degli sforzi di conservazione dipende dalla comunicazione attraverso varie forme di parole scritte e parlate.