Il Mignolo per newitalianbooks

Attilio, ancora in attività all’età di cento anni, ripropone in una nuova veste grafica due libri senza parole del 1974 e del 1975.
In Pio pio bau bau un pulcino, a differenza del resto della sua nidiata, ama esplorare il mondo; quindi scappa e incontra vari animali della fattoria, dimostrando un insolito talento per le lingue. Tornato dalla madre metterà in mostra tutto ciò che ha appreso per poi adeguarsi, finalmente, al verso dei pulcini.

A partire da un anno

In Meglio insieme due cuccioli nascono insieme ma presto vengono separati. Il cucciolo che ha trovato una casa, però, non vuole mangiare, non vuole giocare, si nasconde. Ecco che la famiglia che lo ha adottato esce di casa e torna con una sorpresa: insieme si sta meglio! Pagina dopo pagina, sentiamo una tensione palpabile, il climax delle storie più belle ci coinvolge: cosa succederà al cagnolino? Cosa faranno la madre e la bambina?
È anche grazie a libri così che ci si appassiona alla lettura.

A partire da un anno

C’è una solida tradizione di personaggi che si perdono nei libri, e che vanno trovati nella pagina, ma nel gioco su carta il lettore è sempre invitato a cercare, e non a perdersi. Cosa succede invece quando siamo portati a vivere l’emozione di chi si nasconde, di chi sparisce agli occhi degli altri?
Colaneri parla del nascondersi con trasparente riferimento all’autismo e a chi abita altri mondi “ovunque essi siano”: la vicenda comincia con una voce adulta che, dando titolo al libro, chiede “Dove sei, piccolo Giulio?”. Noi vediamo il bambino ma la voce continua a cercarlo, e verso la fine del libro Giulio è piccolissimo davanti a una gigantesca scarpa femminile: la figura però si china, “Eccoti. Sei proprio qui. Di fronte a me”, invitando il lettore (adulto) a cambiare la propria postura, a scendere all’altezza del bambino per poterlo trovare.

A partire da quattro anni

Carlo va in vacanza con i genitori e già dal viaggio in auto, senza condizionatore per via della gravidanza avanzata della madre, si capisce che questa volta l’estate sarà diversa. C’è la presenza di questo nuovo arrivo, che toglie spazio e crea disagi. L’hotel è sempre quello, la comunità di vacanzieri pure, eppure piccole increspature si notano nel mare calmo: Carlo sta crescendo, è più indipendente dalla madre che sembra una balena agli occhi degli amici sciocchi. E questa autonomia si riverbera in una nuova presa di coscienza: adesso sa da che parte stare. 

Una vicenda che si svolge nel giro di pochi giorni, in cui tutto precipita in un soffio: nascita, avventura, litigi. La vita di un bambino che cresce può essere davvero emozionante, se sappiamo coglierne i dettagli, e la scrittura piana, pulitissima, di Cinquetti, quel suo periodare ritmico e poetico come onde del mare estivo, con piccoli refoli ad annunciare l’onda successiva, è efficacissima.

A partire da sette anni

Alcuni artisti hanno avuto case incredibili (oggi musei), altri hanno abitato case di cui si è persa traccia. Morello gioca a immaginare alcune case d’artista per poi metterle in vendita: chi meglio di un’agente immobiliare, infatti, sa valorizzare una casa, anche fatiscente e piena di macchie? Chi se non un’abile agente immobiliare riesce a far passare come incredibilmente desiderabile un buco nel soffitto? Vendesi casa d’artista, immaginario catalogo di annunci immobiliari, è uno spettacolare albo di divulgazione che racconta la storia dell’arte con capacità immaginifica e amore per il dettaglio. Chiude il catalogo di case un altrettanto appassionante catalogo di chiavi. Un’ idea con cui giocare e da replicare: raccontare l’arte, la letteratura e la scienza (perché no!) attraverso le case. 

A partire da otto anni

Mancava un albo illustrato che spiegasse come leggere ad alta voce: a colmare questo vuoto ci pensa ora Susi Danesin, una delle più talentuose lettrici italiane. Dlin dlon, Ops, Vrum! è una palestra di lettura che si apre con degli esercizi di riscaldamento, prosegue con dei consigli su come fare pause cariche di significato, cambiare le voci, alzare o abbassare il volume, fare dei silenzi fitti di mistero, inserire dei suoni o aiutare a guardare le figure.

Il gioco è dichiarato, divertito, dirompente; Danesin è però anche esperta di albi, oltre che di lettura. Ecco che quindi troviamo una storia che è una specie di compendio di tutte le situazioni più appassionanti di un albo illustrato: personaggi (improbabili) che scappano e che inseguono, città e mezzi a motore, cantieri gestiti da peluche, mercati e congressi annuali dei postini. Le illustrazioni di Francesca Carabelli danno un volto molto espressivo a quel tono di voce scanzonato.

A partire da sei anni

Il primo libro per bambini di Davide Longo è un’avventura in montagna divertente e dolce, tra aquile e note di musica classica. Davide e la sua mamma partono per un trekking musicale sulle Dolomiti in compagnia di un grande alpinista e di un famoso violoncellista. La mamma è un po’ strampalata, ma lei e Davide sono una coppia affiatata, la montagna non li spaventa e i sei giorni del trekking saranno pieni di chiacchiere, nuove amicizie e riflessioni. L’aspetto sicuramente più interessante del libro è il modo in cui Longo dà voce al narratore, un bambino di sette anni, che si immagina racconti tutto su un quaderno-diario: il risultato è uno stile esilarante, mimetico dello sguardo bambino. Una menzione va anche alle ariose illustrazioni di Isabella Grott che accompagnano e arricchiscono la narrazione. 

A partire da dieci anni

Bruno Tognolini è da qualche anno l’autore per bambini e ragazzi più conosciuto nelle scuole italiane, e lo è grazie a un genere considerato dall’editoria minore, perché di minore guadagno e diffusione: la poesia e in particolare la filastrocca. 

Con questo libro, Tognolini si mette in ascolto della scuola concreta fornendo un controcanto di fantasia, di possibilità, di aperture giocose: e lo fa con un bellissimo materiale di lavoro, le schede scolastiche. Sono una trentina di poesie che nascono da un materiale su cui è facile fare ironia: quegli esercizi che arrivano spesso ai bambini in forma di fotocopia, e che li costringe a incasellare pensieri e pensierini, destrieri e destini, riducendoli a cose controllabili, verificabili, e perciò valutabili. 

A partire da dieci anni

Carla Ghisalberti, storica dell’arte, esperta di letteratura per l’infanzia e formatrice, promotrice per la lettura di qualità in scuole e biblioteche, dal 2011 blogger (“Lettura Candita”) e da una decina d’anni nella redazione dell’editore Orecchio acerbo, racchiude in otto capitoli e oltre seicento pagine tantissimi suggerimenti, sottolineando più volte il limite inevitabile di qualsiasi guida e, quindi, anche di questa: “Ho scelto, arbitrariamente”. Un preziosissimo strumento che può fare da bussola a docenti, educatori, semplici appassionati per scoprire quei titoli (imperdibili, classici di ieri, di oggi e di domani, 25 brevi incursioni nei libri contemporanei per grandi e titoli legati a specifiche tematiche) che vengono elencati e raccontati con evidente amore, rispetto ed entusiasmo. 

In chiusura, un capitolo con brevi interviste agli editori italiani e una ricchissima bibliografia.

Per gli adulti, sui libri per bambini

I bambini da sempre si nascondono, giocano a nascondino, per esplorare il mondo, per acuire i sensi, per giocare un po’ a sparire.

Franco Matticchio, storico illustratore dell’Indice, firma una ventina di tavole per Vanvere in cui vediamo bambini che si nascondono, in maniera più o meno surreale: il suo segno malinconico, sospeso, lascia pensare che questo nascondersi sia una premessa a qualcos’altro, ma anche un’eccentricità, un’inquietudine che non fa loro tenere il centro della scena. 

Bambini nascosti è una lettura trasversale, che racconta i lati inquieti dell’infanzia anzitutto agli adulti, poi però anche ai ragazzi o ai bambini che si possono rispecchiare in quei ragazzi e bambini di carta. 

Bambini nascosti est une lecture transversale, qui raconte les côtés inquiets de l’enfance d’abord aux adultes, mais aussi aux enfants qui peuvent se reconnaître dans ces garçons et ces enfants de papier.

Per tutti, ma anche bambine e bambini