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17 Aprile 2020

Giovambattista Marino in altre lingue

Autore:
Silvia Fabrizio-Costa, Università di Caen Normandie

La bibliografia, scarna, delle traduzioni di Giovambattista Marino riflette in un certo qual modo le vicissitudini della fortuna/sfortuna di un’opera e di un autore su cui hanno pesato lungamente una condanna e un disinteresse critico non solo di natura crociana.
La seconda metà del XX secolo ha apportato un cambiamento sostanziale d’approccio nel mondo universitario italiano con due edizioni dell’Adone, una, fondamentale per commento e note, a cura di Giovanni Pozzi, Milano, Mondadori, 1976 (con numerose ristampe successive, a partire dal 1988 per Adelphi); l’altra, a cura di Marzio Pieri, Bari, Laterza, 1975-1977 (riedita e rivista, anche dal punto di vista filologico, nel 1996 per le edizioni dell’Istituto Poligrafico dello Stato). Agli inizi del nuovo secolo è poi uscita una nuova edizione de L’Adone, sempre a cura di Marzio Pieri, Trento, La Finestra, 2004. E, ancora più recentemente, nel 2013, si segnala l’edizione critica e commentata a cura di Emilio Russo, Milano, Rizzoli.

Dallo spoglio dei cataloghi delle più grandi biblioteche mondiali, risulta un dato significativo: non esiste una traduzione recente in francese di tutto l’Adone, l’unica completa: Adonis, poème héroïque, traduit en vers français, du cavalier Marin, dédié au Roy, par le président Nicole risale al 1662 (Paris, C. de Sercy)! Nel 2014 è stata pubblicata (Paris, Les Belles Lettres) una eccellente traduzione parziale annotata dei primi cinque canti in edizione bilingue ad opera di Marie-France Tristan, una grande specialista del Barocco e un’interprete raffinata e originale del Marino. Si tratterebbe del primo tomo sui cinque a venire. L’introduzione è di Marc Fumaroli, dell’Académie française. Tra le altre opere di Marino messe in francese nel XX secolo, si annoverano unicamente i Madrigaux, trad. de l’italien et présenté par Jean-Pierre Cavaillé, una raccolta di poesie estratte dal secondo libro delle Rime e pubblicata nel 1992 a Parigi da La Différence.
Nel mondo anglosassone, invece, esiste una recentissima traduzione del 2019 con introduzione e note dell’intero poema: Adonis, translated with introduction and notes by Thomas E. Mussio, Tempe, Arizona, Arizona Center for Medieval & Renaissance Studies. In precedenza esisteva solo un’antologia novecentesca illustrata, composta di brani scelti del poema con un’introduzione di Harold Martin Priest, Ithaca, N.Y., Cornell University Press, 1967. In ambito comparatistico, si può ricordare la pubblicazione nel 1971 (Lund, C.W.K. Gleerup) – con commento di Claes Schaar – del Sospetto d’Herode con traduzione inglese a fronte, The Suspicion of Herod, del poeta Richard Crashaw (1613?-1649), contemporaneo del cavalier Marino.

Per quanto riguarda il mondo germanico, si ritrova lo stesso procedimento, cioè una pubblicazione novecentesca di una antica traduzione accompagnata da un commento recente d’un critico universitario. Verdeutschter Bethlehemitischer Kinder-Mord è la traduzione in tedesco de La strage degli Innocenti fatta da Barthold Heinrich Brockes (1680-1747), poeta e librettista celebre, ripubblicata nel 2012 a Göttingen (presso Wallstein) dall’erudito Jürgen Rathje. Per scrupolo bibliografico si ricorda che esiste un’edizione italiana di questa traduzione Verdeutsches Kindermord des Ritters Marino di B. H. Brockes in Giambattista Marino, Panegirici & epithalami, a cura di Diego Varini et al., Lavis (Trento), La Finestra, 2012. Si deve poi a un altro universitario, l’austriaco Alfred Noe, professore di lingue romanze all’Università di Vienna, l’edizione della traduzione del 1655 in tedesco della Sferza, invettiva di G. B. Marino e l’inserimento della traduzione nel contesto della Controriforma a Vienna nel 1655: Giambattista Marinos Wort-Zucht-Peitschen und die Gegenreformation in Wien um 1655. Textedition und Kommentar, Böhlau Verlag, Wien 2015. Nessuna traccia dell’Adone in tedesco….
Il successo europeo nel diciassettesimo secolo della Strage degli Innocenti è invece confermato ancora oggi dalla riedizione della sua traduzione in polacco O zabiciu mÅ‚odzianków a cura di RadosÅ‚aw Rusnak, Warszawa, Wydawnictwo IBL, 2012 . Ricordiamo infine l’edizione in fac-simile dell’edizione Amsterdam 1680 de La Novelletta. Canto quarto con la traduzione polacca a fronte Bajka, anonima in La “Psiche” polacca: migrazioni del IV canto dell’Adone, a cura di Luigi Marinelli, Parma, Università, Facoltà di lettere e filosofia, Centro studi Archivio barocco, Zara, 1992. Sempre grazie a Luigi Marinelli è disponibile in polacco una traduzione anonima dell’Adone in due volumi, il primo con il testo annotato dallo stesso Marinelli, il secondo con il commento di Krzysztof Mrowcewicz, t. 1-2, La Fenice – IBL, Roma-Warszawa 1993.

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