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10 Novembre 2023

Intervista a Gérard de Cortanze
Presidente del Premio Jean Monnet per la letteratura europea

Autore: Paolo Grossi

Intervista a Gérard de Cortanze <br>Presidente del Premio Jean Monnet per la letteratura europea

Scrittore, saggista, drammaturgo, traduttore e critico letterario, Gérard de Cortanze ha pubblicato più di 90 libri, tradotti in 25 lingue, molti dei quali in italiano. Vincitore di numerosi premi letterari, tra cui il Renaudot per il suo romanzo Assam, ha diretto a lungo la collezione Folio Biographies per le edizioni Gallimard ed è ora editor presso Albin Michel. A settembre, ha pubblicato il suo nuovo libro, Une jeune fille en feu, sottotitolato “Christine l’admirable, sainte et rebelle”. Dalla sua creazione nel 1995, ha presieduto la giuria del Premio Jean Monnet per la letteratura europea, assegnato ogni anno in occasione del Festival delle letterature europee di Cognac. Nel 2023 l’Italia sarà il paese d’onore del Festival, che si svolgerà dal 25 novembre al 3 dicembre.

 

 

Come è nato il premio Jean Monnet per la letteratura europea?

 

La creazione del Premio Jean Monnet è un vero romanzo. Il premio esiste da 29 anni, quindi c’è la prescrizione e posso raccontarne la genesi senza rischiare il carcere…
Durante un incontro al caffè parigino Le Sélect, diversi membri del gruppo di lavoro responsabile del Festival di Cognac mi chiesero se fosse possibile creare un premio “rapidamente”. Era stato concesso un sussidio che doveva essere speso “entro la fine dell’anno, altrimenti non sarebbe stato possibile pagarlo”. Arduo compito: dovevamo comporre una giuria, fare in modo che selezionasse una rosa di titoli, li leggesse, stabilisse una prima lista, una seconda, una terza, infine eleggere un vincitore… Avevamo meno di un mese. Come fare? Il tasso di penetrazione dei telefoni cellulari nel mondo era allora di 0,6 abbonamenti ogni 100 abitanti… Stilai allora una lista di amici scrittori, giornalisti, critici che sapevo avrebbero accettato la nostra proposta, e mi impegnai a trovare il più presto possibile un vincitore che accettasse di venire a Cognac per ricevere il premio – condizione essenziale stabilita dagli organizzatori dell’evento … Avevo già un’idea in testa, che di cui non feci parola a nessuno…. La persona a cui avevo pensato avrebbe potuto rifiutare…
Il giorno dopo andai nell’appartamento parigino di Antonio Tabucchi, rue de l’Université, e gli chiesi se avrebbe accettato il 1° Premio per la letteratura europea. La sua risposta fu immediata e entusiasta. Non mi rimase allora che informare i giurati, entusiasti anch’essi, che… avevano appena assegnato il premio al grande scrittore italiano. Poche settimane dopo, partimmo in auto per Cognac. Preciso “in auto” perché uno sciopero delle ferrovie non ci consentiva di usare il treno. Avevamo appuntamento, all’alba, alla stazione di Angoulême, dove Antonio scoprì con orrore che, essendo chiuso il bar, non avrebbe potuto bere la coppa di champagne di cui non aveva smesso di parlare durante tutto il viaggio…
Questa prima edizione del premio fu un grande successo. Antonio, come al solito, si dimostrò brillante, generoso, divertente, e rispose con arguzia e umorismo all’imbecille commento di un giornalista che gli chiedeva come mai lui, uomo di sinistra, potesse accettare di ricevere un premio per la letteratura europea!

 

 

Quali sono le caratteristiche del Premio Jean Monnet?

 

L’obiettivo è quello di coronare un’opera, più che un libro. Il nostro premio non è affatto un premio di “scoperta”. Lo scrittore deve avere una statura internazionale ed essere tradotto in diverse lingue.

 

 

Quali autori italiani hanno ricevuto il Premio Jean Monnet per la letteratura europea?

 

Ad Antonio Tabucchi hanno fatto seguito: Rosetta Loy nel 2006, in occasione dell’uscita di Nero è l’albero dei ricordi, azzurra l’aria; Claudio Magris, tre anni dopo, per Lei dunque capirà; Erri De Luca, nel 2014, con Il torto del soldato. Infine, Rosella Postorino, nel 2019, per Le assaggiatrici.

 

 

Qual è il rapporto tra il Festival della letteratura europea del Cognac e il Premio?

 

Creata a Cognac nel 1988 in occasione del centenario della nascita di Jean Monnet, l’associazione Littératures Européennes Cognac agisce per la promozione delle letterature europee e della lettura, attraverso un festival annuale e varie attività culturali che hanno luogo durante tutto l’anno e si rivolgono a pubblici diversi. Ogni anno, scrittori, performer, giornalisti e artisti provenienti da tutta Europa si incontrano il terzo fine settimana di novembre per fare di Cognac una capitale letteraria europea. In programma, interviste e dibattiti, incontri con il pubblico, letture, film, attività giovanili, mostre e una grande libreria europea, il tutto nel corso di tre giorni intensissimi, nel cuore del Cognac!
Il Premio Jean Monnet per la letteratura europea è l’evento principale di questa manifestazione dedicata all’Europa e tutta una serie di attività, durante l’anno, si propongono di conferirgli la massima risonanza.
Così, da aprile a novembre, il Premio dei lettori riunisce più di 1500 volontari nelle biblioteche della regione Nouvelle Aquitaine. All’inizio dell’anno scolastico, premi letterari, laboratori e incontri sono proposti al pubblico scolastico della regione Nouvelle Aquitaine, dalla scuola materna alla scuola superiore.
Durante tutto l’anno, tutti possono prendere in prestito libri per tutte le età, due volte alla settimana, dalla biblioteca europea e partecipare ai giovedì della letteratura europea di Cognac. Durante l’autunno, la residenza Jean Monnet accoglie un giovane scrittore europeo.

 

 

Il “paese all’onore” di solito è anche il paese dell’autore vincitore?

 

Assolutamente no. Questa possibilità, che la giuria ha discusso e preso in considerazione, è stata però rapidamente respinta, in quanto troppo restrittiva. Jorge Semprun non sarebbe mai venuto nel 2001, quando il paese ospite era il Portogallo… Quando Claudio Magris ricevette il premio nel 2009, l’Italia non era il paese ospite. Quando Antonio Muñoz Molina fu premiato nel 2012, non lo era la Spagna…
Tuttavia, dal 2004, un “Premio dei lettori” viene attribuito a un autore europeo per un libro, scritto o tradotto in francese, corrispondente al tema dell’edizione dell’anno. Organizzato in collaborazione con le mediateche dipartimentali della Charente, della Vienne, della Charente-Maritime e delle Deux-Sèvres, il premio ha sino ad oggi coinvolto più di centoquaranta biblioteche e milleseicento lettori. Dal 2017 il premio è stato dotato di 1.500 euro e di un mese di residenza a Villa Marguerite Yourcenar, grazie al sostegno del dipartimento Nord.
Quest’anno sono stati selezionati quattro autori: Giuseppe Catozzella, per Brigantessa; Chiara Mezzalama con Dopo la pioggia; Daniele Mencarelli per Tutti vogliamo essere salvati; infine, Michela Marzano per il suo libro Il mio nome è senza memoria.

 

 

Quale sarà il programma della prossima edizione del Festival? Quali scrittori italiani saranno invitati?

 

Ci sarà ovviamente il vincitore del 29° Premio Jean Monnet: Bernhard Schlink, Colm Toibin o Amélie Nothomb…? … la risposta tra qualche settimana!
Tra gli scrittori italiani invitati: Daniele Mencarelli, Chiara Mezzalama, Giuseppe Catozella, Michela Marzano, Giacomo Mazzariol, Vincenzo Latronico, Giosuè Calaciura, Tonino Benacquista, Alberto Toscano, Francesco Forlani, Anna Bonalume, Matteo Alemanno, Lorenzo Chiavini, Sara Del Giudice, Giorgia Marras…

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