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La spirale del sottosviluppo. Perché (così) l’Italia non ha futuro

L\’epidemia di Covid-19 ha assestato un altro duro colpo al nostro mondo. Bisogna affrontare con coraggio i problemi strutturali che affliggono l\’Italia e l’Europa. Un pamphlet che mette in evidenza l\’inadeguatezza del nostro mercato del lavoro, i ritardi del sistema formativo, il paradosso di un continente che ignora le decine di migliaia di ragazzi costretti a emigrare ogni anno e continua a non gestire (e forse a non comprendere) l\’immigrazione.

Demografia calante e nascite ai minimi storici, immigrazione respinta, emigrazione di cervelli persistente, lavoro insufficiente, pochi investimenti nell’istruzione e alto tasso di analfabetismo funzionale. Le prospettive economiche e sociali sono in un momento critico. L\’emergenza pandemica dovuta alla diffusione mondiale dell\’infezione da nuovo coronavirus ha portato alla luce i problemi strutturali che affliggono l’Italia e l’Europa, attraversata dall’inadeguatezza del mercato del lavoro e dall’inefficienza del sistema formativo, da un sistema previdenziale al collasso e da un urgente bisogno di forza lavoro giovane e poco specializzata, mostrando una serie di sbilanciamenti che contribuiscono all’ampliamento degli squilibri con cui ci troviamo a fare i conti già oggi.

“La spirale del sottosviluppo. Perché (così) l’Italia non ha futuro” analizza i cinque fattori alla base del declino economico-sociale nazionale (demografia, immigrazione, emigrazione, istruzione e lavoro), rivelando la loro interconnessione, nel tentativo di dimostrare che, senza un intervento immediato e di lunga durata, assisteremo a un graduale e irreversibile impoverimento del capitale, umano e non, del paese.

Attraverso un’istantanea della struttura economica e sociale della società contemporanea, Allievi propone una nuova visione in cui l’interdipendenza di questi cinque punti nodali può risolvere le problematiche più stringenti, al fine di promuovere una operazione di rinnovamento degli obiettivi del paese per evitare di cadere in una spirale di sottosviluppo da cui sarebbe difficile risalire.

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Stefano Allievi è professore di sociologia e direttore del master Religions, politics and citizenship all’Università di Padova. È uno dei maggiori studiosi dei fenomeni migratori, del mutamento culturale e politico e un punto di riferimento per l’analisi della società europea. Le sue ultime pubblicazioni: Conversioni: verso un nuovo modo di credere? Europa, pluralismo, Islam 5 cose che tutti dovremmo sapere sull\’immigrazione (e una da fare).

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