Cosa significa appartenere alla generazione Z?
Secondo il nuovo libro di Alice Berti, significa vivere senza troppo speranza nel futuro, senza garanzie di successo, ma con un profondo senso di rivoluzione e amicizia.
In una (non troppo) distopica Londra post-Brexit, due sono le opzioni: puoi scegliere di vivere una vita ’borghese’ lavorando per una delle corporazioni – accettando però tutte le loro condizioni – oppure puoi scegliere di essere libero, sapendo che l’unica speranza di sopravvivenza è nei combattimenti di strada tra bande, rigorosamente monitorati dalla Federazione, un’associazione che specula proprio su questi scontri.
Alice ha dato vita a sei personaggi unici, che danno voce alle incertezze della generazione Z: un tema attuale e magmatico, reso ancora più irresistibile dai riferimenti ultra pop a videogame anni Novanta e agli omaggi al genere shonen-manga.
Il risultato? Un personalissimo inno generazionale, tra realismo e distopia, disseminato di reminiscenze da Scott Pilgrim, I guerrieri della notte, The End of the F*****g world, Hunger Games e perfino dallo stile inconfondibile dei Gorillaz.
Azione, cameratismo e profondi legami umani sono le difese più efficaci contro il cinismo più assoluto, che preconfeziona un paradiso soporifero per chi sa stare al proprio posto, e un purgatorio per chi ha rinunciato a cambiare le cose.