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“Un libro che prende gli stereotipi del genere noir e ne fa carta straccia.” (Federico Pontiggia, giornalista e critico cinematografico)

Mark Andreani, 17 anni, fantasista di una squadra della Lega Dilettanti ma dal sicuro futuro professionistico, è morto, precipitando dal balcone di casa. Una disgrazia, un suicidio o un delitto su cui si staglia l’ombra nera del doping? Sulla sua morte è chiamato a indagare Max Brandi, un poliziotto anomalo e scomodo. Solo una persona sa la verità su Mark e il miracolo della piccola squadra che un gruppo di affaristi sta portando nel calcio che conta: il portiere e capitano Pat Fornero, quarantenne a fine carriera. Un assist per morire è un romanzo atipico, che innesta il noir nella struttura tipica del docudrama televisivo. La morte del giovanissimo calciatore Mark Andreani è indagata e ricostruita attraverso gli occhi del capitano della squadra e la sua storia personale di atleta, ma anche dei compagni nello spogliatoio, dei dirigenti della società. L’investigatore esce da tutti i canoni della narrativa di genere italiana: il sostituto commissario Max Brandi è infatti un poliziotto scomodo in quanto gay dichiarato (vive una relazione stabile con il medico Thomas Errani), è un corrotto che ha denunciato i colleghi, ha un problema cardiaco dovuto a una ferita in servizio; duro e cinico, ma profondamente umano, è deciso a scoprire la verità a ogni costo. Il romanzo ruota attorno al calcio meno conosciuto, ai suoi piccoli segreti e ai grandi intrighi finanziari e criminali, tra doping, speculazioni e infiltrazioni mafiose. La forza di Un assist per morire è soprattutto la proposta di una galleria di personaggi unici, ciascuno con una propria voce e una propria personalità, tra sequenze di partite e scazzottate, accompagnata da una colonna sonora avvincente tra rock, blues e pezzi contemporanei. È in fase di elaborazione una serie di altre storie incentrate sui personaggi di Max e Thomas. L’opera, proprio per la sua peculiarità e l’impostazione cinematografica, è stata presentata a Roma nell\’ambito della rassegna “Cinema & Libri” e a Torino in occasione del “Lovers Film Festival”, ottenendo consensi e recensioni positive sia da parte dei lettori sia degli esperti del settore.


Andrea Monticone è nato nel 1972. Giornalista con una lunga esperienza di cronaca nera tra Torino e Milano, ha creato la serie thriller del capitano (ora colonnello) Sodano. Tra le sue opere, il noir-rock maledetto Marsiglia Blues, il cult Ultimo Mondo Cannibale, Un assist per morire (secondo classificato al Premio Letterario Internazionale Festival Giallo Garda 2019) e i racconti Drew e La mano del morto. Ama il vecchio rock e il blues da ascoltare rigorosamente in vinile, Londra e l’Arsenal, il bourbon e il buon vino. Twitter @AMonticone

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