A volte nulla è come sembra

Diversi personaggi, con esperienze e caratteri agli antipodi, vivono le proprie vite senza conoscersi tra loro, fino a quando ognuno diventa, senza saperlo, il protagonista della vita dell’altro.

Il tramite, il filo conduttore, è una semplice penna gialla, apparentemente senza alcun significato, che passando di mano in mano raccoglie le esperienze di tutti coloro che l’hanno avuta tre le mani.

Il bene e il male sono parti di una stessa medaglia e formano un’unità in cui, in fondo, nulla è come sembra.

Le riflessioni che si alternano tra un capitolo e l’altro troveranno spiegazione nella seconda parte della narrazione, con la comparsa di un’anziana donna che, svelando il flebile legame che accomuna le singole esperienze, farà sì che si sviluppi in parallelo un’altra storia più complessa, basata su curiosità e sensitività.

Interessante lo stile dell’autrice che con semplicità, ma scientemente, accompagna il lettore attraverso le varie storie, senza soffermandosi su qualcuna in particolare, fino a farle rivivere tutte insieme nell’ultima parte, solleticando quella parte di soprannaturale a cui tendiamo tutti, senza saperlo.

“La molla che spinge l’uomo ad andare avanti e a valicare il limite è sempre e solo la curiosità, con tutti i suoi molteplici e variegati interrogativi. Proprio questo è l’aspetto più interessante: farsi stuzzicare dallo stimolo che porta a rimescolare le carte, che conduce alla ricerca, a quel non so che che solletica il cercare, il cercare di sapere. Sempre di più.

Per le risposte, in fondo, c’è sempre tempo.”