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20 Marzo 2023

Bologna Children’s Book Fair 2023: un’edizione sorprendente!

Autore:
Mara Varisco

La Bologna Children’s Book Fair, definita da Suzy Lee «a very fun fair, full of picture books and full of people who love picture books», nella sua edizione 2023, tenutasi dal 6 al 9 marzo, ha celebrato i suoi 60 anni e lo ha fatto con un’edizione davvero sorprendente.

Partiamo dai numeri: «1456 espositori tornati a darsi appuntamento a Bologna da circa 90 Paesi e regioni del mondo, 28894 visitatori professionali (con +35% dal 2022 e la conferma del numero pre-pandemico 2019) che hanno preso parte a 325 eventi dal vivo nei quattro giorni di manifestazione (+25% rispetto al 2019) e a oltre 260 eventi underground organizzati dagli espositori in fiera e in città»[1].

In ogni padiglione si respirava un entusiasmo incredibile, dato dalla gioia di rincontrarsi e dal desiderio palpabile di guardare avanti, con coraggio: Valentina Colombo di Phileas Fogg Agency l’ha definita «una fiera esplosiva, come se 3 anni si fossero concentrati in una settimana». Gli editori hanno voglia di scommettere sul domani e sulle prossime generazioni, come ha sottolineato Chiara Tognetti di Chiara Tognetti Rights Agency «it’s been a very positive book fair, the first that felt “back to normal” since covid hit».

Ed è proprio verso il futuro che sembrano rivolgersi gli editori, alla continua ricerca di libri che siano insieme belli e adatti al mercato editoriale: «tra i temi più ricercati, gli editori si stanno interessando alla questione del genere, certamente molto contemporanea» ha notato Nadia Bettini di Book149, come se si recepisse un’urgenza di non isolarsi dalla realtà con libri di nicchia, ma di permearla in ogni suo aspetto. Proprio in questo mondo editoriale così ricco e movimentato è emerso il desiderio di portare libri che aiutino i bambini a vivere il momento della lettura come una gioia: «c’è richiesta di storie che siano positive, che parlino di ambiente, di corse e di giochi» ha commentato Colombo.

Nonostante l’entusiasmo e la voglia di spensieratezza, in questi tempi incerti, dati i costi sempre più elevati e il ridotto potere d’acquisto delle famiglie, gli editori spesso devono puntare su prodotti con forte ritorno commerciale, anche talvolta a scapito della ricercatezza del prodotto. Rileva Arianna Malacrida di Ghirigori Agency: «ho intercettato da parte di alcuni editori italiani in merito al mercato nazionale uno sconforto nel constatare un leggero abbassamento di qualità sia delle storie sia delle immagini, perché sembra che il mercato vada verso prodotti molto commerciali (spesso legati a fenomeni del web), togliendo spazio a prodotti più di nicchia». Alcune tipologie, in particolare, sono state più colpite di altre, come ha sottolineato Colombo: «i board books, ad esempio, hanno subito molto l’aumento del prezzo della carta, la difficoltà nel reperire cartone e i prezzi dei trasporti».

Il gusto del bello sembra essere tuttavia la linea guida delle scelte, in tutti i settori dell’editoria per ragazzi, con una sempre maggiore attenzione verso non-fiction e Young Adult, come notato da Chiara Tognetti: «we saw interest in unconventional picture books, literary middlegrade standalones or trilogies, YA fantasy, non-fiction graphic novels, and webtoon content for book rights». La Bologna Children’s Book Fair diventa quindi, secondo la direttrice della fiera Elena Pasoli, «una fiera non di libri ma di contenuti per ragazzi»[2], con una ricerca costante di novità, tanto nelle storie quanto nelle modalità di narrazione. Ricerca di novità che si ritrova in tutte le fiere di settore, che stanno cercando di aggiornarsi anche nei servizi e nei format proposti agli espositori.

La necessità sempre più evidente è quella di coinvolgere il pubblico di lettori, bambini e adulti. Proprio in questa direzione sembrano muoversi alcuni tra gli eventi più frequenti in questa edizione della fiera: i firmacopie. Autori e illustratori che non sono più dei mitici personaggi creatori di storie, ma uomini e donne in carne e ossa, con cui ci si può confrontare e dai quali ci si può far autografare un libro. Ecco allora che il disegno personalizzato dell’illustratore o la dedica dell’autore diventano strumenti di una maggiore vicinanza del mondo editoriale a lettori, librai, insegnanti, professionisti.

Uno dei grandi temi emersi nei corridoi, negli stand e agli eventi di questa edizione è stato proprio quello dell’intelligenza artificiale, una tecnologia che possa sostituirsi all’intelligenza umana, anche nell’ambito dei prodotti di creatività, come appunto sono i libri per ragazzi. Il mondo si sta muovendo in questa direzione e l’editoria non può isolarsi da questa tendenza: «seeing the success of these live events made me think whether and how AI-generated books are able to enter this space, and what changes we are going to experience in the coming months and years» ha notato Chiara Tognetti. Questo ovviamente in un auspicabile perfetto equilibrio tra tecnologia e progettualità, come sottolineato da Roberto Cicala di Interlinea Edizioni: «Il brulichìo di addetti ai lavori tra gli stand e i corridoi, come nelle annate migliori prima della pandemia, è stato una boccata di ossigeno per chi crede nell’editoria a servizio dell’infanzia, ma con la consapevolezza che per trovare nuove strade occorre davvero ripartire dai mestieri. In molti dialoghi e dibattiti ho avvertito un salutare richiamo alla responsabilità nel selezionare e riprogrammare le uscite, alla sostenibilità anche finanziaria delle scelte e del lavoro d’équipe anche in smart working, con la valorizzazione dei contributi delle persone e specie dei giovani, senza pensare a una smaterializzazione governata dalla tecnologia anziché, come è giusto, dalla progettualità».

Sempre mossi da questo spirito di vicinanza, gli editori durante questa edizione non si sono lasciati sfuggire l’opportunità di sfruttare i social per raccontare la fiera da diversi punti di vista, «una fiera fatta di storie di tutto il mondo che si muovono»[3], come l’ha definita Pierdomenico Baccalario, grazie alla passione e al lavoro di moltissimi operatori del settore. Conclude Chiara Tognetti: «above all, it was so energising to reconnect in person with so many friends old and new from all over the world, and to feel – from the illustrator’s wall to the busy halls, from the art exhibitions to the events spaces and all the way down to the rights centre – the joy of being part of this beautiful business that is children’s publishing».

Un compleanno da ricordare per la fiera del libro per ragazzi di Bologna, festeggiato con grandi rappresentanti di un mondo bellissimo in cui l’arte di raccontare regala emozioni a grandi e piccoli. «Tra gli ospiti che hanno spento le 60 candeline della fiera: Albertine Zullo, Beatrice Alemagna, Rotraut Susanne Berner, Marc Boutavant, Rebecca Dautremer, Laura Carlin, Suzy Lee, Nicholas Jubber, Katsumi Komagata, David Levithan, Manuel Marsol, Sarah Mazzetti, Hasan Mousavi, Fabian Negrin, Elena Odriozola, Martin Salisbury, Alessandro Sanna, Axel Scheffler, Susanna Tamaro, Klaas Verplancke»[4].

Non resta quindi che chiudere i festeggiamenti per questi 60 anni con un sorriso, felice e già      malinconico, in attesa della nuova edizione della Bologna Children’s Book Fair, che si terrà dall’8 all’11 aprile 2024!

[1] Comunicato stampa della Bologna Children’s Book Far, 60° Bologna Children’s Books Fair. Styill Rocking at 60, 9 marzo 2023.

[2] Intervento di Elena Pasoli nell’evento Editoria per ragazzi: il nuovo master dell’Università Cattolica, 8 marzo 2023.

[3] Intervento di Pierdomenico Baccalario nell’evento Editoria per ragazzi: il nuovo master dell’Università Cattolica, 8 marzo 2023.

[4] Comunicato stampa della Bologna Children’s Book Far, 60° Bologna Children’s Books Fair. Styill Rocking at 60, 9 marzo 2023.

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