Il Dio bambino
di Dolz Michele, Dolz Michele, Dolz MichelePerché tanti cristiani amano venerare e raffigurare Cristo da bambino? Questa è un’esplorazione nella storia del culto al Bambin Gesù e della sua iconografia: come è nata e come si è sviluppata nella Chiesa? Quali santi l’hanno pratica, consigliata, diffusa? Quali sono le immagini più celebri e venerate? Ma anche: quali ragioni teologiche sostengono questa devozione? Già ai tempi di san Girolamo la grotta di Betlemme era meta di venerazione. Le monache di tutti i tempi hanno tenuto con sé un’immagine del Bambino, e grandi artisti lo hanno raffigurato: da Mantegna a Guido Reni, da Zurbarán a Dalí. San Francesco si emozionava nell’evocarlo; Erasmo di Rotterdam gli dedicò un poema in latino e sant’Alfonso Maria de’ Liguori gli compose delle ninne nanne. Santa Teresa di Lisieux volle chiamarsi «di Gesù Bambino»; Edith Stein lo sentiva vicino nel campo di sterminio; Padre Pio se lo vide apparire. San Josemaría Escrivá gli diceva: «Mi piace vederti piccolino, indifeso, per illudermi che tu abbia bisogno di me». E san Giovanni Paolo II: «Asciuga, Bambino Gesù, le lacrime dei fanciulli».
- Casa editrice Ares
- Anno di pubblicazione 2020
- Numero di pagine 408
- ISBN 9788881559824
- Diritti stranieri Riccardo Caniato riccardo.caniato@edizioniares.it
- Ebook www.bookrepublic.it
- Prezzo 24.00 €
Dolz Michele, Dolz Michele, Dolz Michele
Michele Dolz (Castellón, Spagna 1954), vive a Milano e insegna Storia dell’Arte Cristiana all’Università Pontificia della Santa Croce, in Roma. È autore di numerosi libri su arte e spiritualità, tra cui Lo splendore delle cose, Il volto del Padre, Arte Cristiana in Italia, La pietà Lombarda. Dalla «devotio moderna» a Bergognone, Nicola Sebastio scultore.