Melania Mazzucco in altre lingue
Autore: Francesca Rubini (Università La Sapienza, Roma)
Per Melania Mazzucco c’è una grande affinità fra il mestiere di scrittore e quello di traduttore: «il traduttore maneggia parole. Sa quanto pesano, sa come sbagliarne una può far crollare una frase, e sbagliare il ritmo può distruggere il romanzo. Sa che ciò che conta è il tono di un libro – che è la voce di uno scrittore».
Ad oggi quarantasette traduttori maneggiano la voce di Mazzucco in venticinque lingue diverse per i lettori di ben ventisette Paesi, a comprova del successo nel mondo di questa «autentica Signora della Scrittura» (Asor Rosa, 2009), certamente una fra le autrici italiane più note all’estero della sua generazione.
Oltre il millennio, le prime traduzioni
L’ingresso di Mazzucco nel mercato librario internazionale, pressoché contemporaneo al suo esordio italiano, coincide con la fine del Novecento e l’inizio del nuovo millennio. Nel 1997 l’editore Seix Barral di Barcellona pubblica la prima traduzione del romanzo Il bacio della medusa (1996), seguita l’anno successivo dalla versione spagnola della Camera di Baltus (1998). Fra il 1999 e il 2000 i due volumi arrivano anche in Germania e Svizzera grazie all’editore bavarese Piper, ma è con Lei così amata (2000) che l’autrice conquista una fama europea, consolidata poi dalle successive traduzioni in Spagna (con il passaggio ad Anagrama), Germania, Grecia (2002), Francia (2006), Polonia (2006) e Turchia (2017).
Oltre l’oceano, Vita
Il successo mondiale si deve in massima parte a Vita, romanzo Premio Strega del 2003, tradotto complessivamente in diciannove Paesi con oltre trenta diverse edizioni. Fra il 2004 e il 2009 il libro appare in Albania, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Spagna, Svezia, Turchia, Ungheria, cui si aggiunge la Danimarca nel 2019. L’opera approda in nuovi continenti con le traduzioni realizzate in Canada (2004), Stati Uniti (2005), Israele (2005), Corea del Sud (2010) e Georgia (2019), mentre nel 2005 una serie di importanti riconoscimenti ne consolidano la fortuna critica: in Spagna «esta espléndida novela -que no tiene fin, sino que recomienza cuando debía terminar» (“El País”,30/06/2005) vince il Premio internazionale Arcebispo Juan de San Clemente per il miglior romanzo straniero; in Canada è nominata Globe & Mail Book of the Year; negli Stati Uniti è l’unico romanzo non in lingua inglese ad essere inserito tra i Top Ten Books of the Year del Publishers Weekly e il “New York Times”, che ne avvicina l’intensità stilistica («her narrative has an engaged intensity») e la carica di resilienza morale all’Anguilla di Montale (25/09/2005), include Mazzucco tra gli Editors’ Choice della “New York Times Book Review”. Il lancio internazionale di Vita contribuisce al successo di Un giorno perfetto (2005), tradotto in dodici lingue (per la prima volta anche in serbo), poi adattato per il grande schermo dal regista Ferzan Özpetek (2008). Contano un numero inferiore di traduzioni i romanzi successivi: sei per La lunga attesa dell’angelo (2008), fra cui la prima in lingua bulgara; otto per Limbo (2012); due per Sei come sei (2013); tre per Io sono con te. Storia di Brigitte (2016), che nel 2019 viene tradotta in croato. Se i singoli libri registrano risultati molto diversi, la fortuna internazionale dell’autrice è confermata anche dalla continuità di alcuni rapporti culturali e editoriali: in Spagna (nove opere tradotte, di cui le ultime sette da Xavier Gonzalez Rovira per Anagnama), Germania (sei opere) e Francia (cinque opere ed un numero elevato di edizioni, fra rilegate e tascabili, per le due case Flammarion e J’ai lu).
Oltre il romanzo
Sebbene il nome di Melania Mazzucco sia legato, all’estero come in Italia, alla misura del romanzo, altre sue forme di scrittura hanno ottenuto importanti riconoscimenti. Si rivolgono ai lettori più giovani le sette traduzioni della Storia di re Lear (2011), fra cui le uniche edizioni in cinese (2015) e in portoghese (2016). La favola Il bassotto e la regina (2012), tradotta anche in tedesco, è ad oggi la sola opera pubblicata in Giappone (2013). Come sceneggiatrice, infine, Melania Mazzucco si è fatta conoscere in tutto il mondo grazie al film documentario Tintoretto. Un ribelle a Venezia (Sky Arte, 2019), diffuso in versione inglese, tra l’altro, in Russia e in America Latina.