L’Uomo che si butta via (The Man Who Throws Himself Away)
L’autore trasforma in intensa narrativa, a tratti epica, la sua esperienza di vita nelle aree marginali americane a contatto con un’umanità derelitta. Un viaggio che potrebbe apparire come la discesa nell’inferno delle sconfinate discariche a cielo aperto della società del consumismo, ma sorprendentemente capace di esprimere una nuova visione del mondo in tempi come i nostri, dove la questione della salvaguardia dell’ambiente terrestre è il problema dei problemi. Vita, arte, sogno, visione del futuro si rincorrono per le pagine e approdano a un’umanità rinnovata.
Giorgio Bertin, padovano, vive e lavora a Firenze. Artista e poeta. Esponente dell’espressionismo metropolitano newyorkese negli anni Ottanta, concentra la sua ricerca artistica nelle realtà marginali delle grandi città, avvicinandosi alle comunità di artisti-riciclatori che le popolano. Nel 1993 è tra i cinque poeti scelti per l’assegnazione del Premio «Laura Nobile» con la raccolta Anni di Cellophane.