Due vite
di Trevi Emanuele, Trevi Emanuele, Trevi EmanueleRocco Carbone nasce a Reggio Calabria nel febbraio del 1962, ma una buona parte della sua infanzia la trascorre in un piccolo paese dell’Aspromonte, Cosoleto: un posto di gente dura, taciturna, incline a una rigorosa amarezza di vedute sulla vita e sulla morte. Emanuele Trevi lo conosce nell’inverno del 1983, quando è arrivato a Roma da poco tempo e si è iscritto a Lettere. Parlare della vita di Rocco, per Trevi, significa necessariamente parlare della sua infelicità, ammettere che faceva parte di quella schiera predestinata dei nati sotto Saturno, tratteggiarne la personalità bipolare e a tratti sadica, il carattere spigoloso, la natura lucida e sintetica dell’opera. Pia Pera cresce a Lucca in una famiglia colta, originale ed eccentrica. Poco più che adolescente lascia la città toscana e studia Filosofia all’università di Torino. Dopo un dottorato in storia russa alla University of London inizia a insegnare letteratura russa all’Università di Trento, ma poi, delusa dall’ambiente, lascia perdere ogni ambizione accademica e decide di occuparsi di un fondo abbandonato a San Lorenzo, dedicandosi alla cura del giardino. Quando Trevi la incontra, Pia è una trentenne spavalda e maldestra, brillante, anticonformista e generosa. Ma già possiede quella leggerezza e quella grazia di chi, mentre la malattia costringe alla resistenza continua, sa correre sempre in avanti, verso l’altrove.
“Una storia, tre amici, due vite” – Corriere della Sera
- Casa editrice Neri Pozza
- Anno di pubblicazione 2020
- Numero di pagine 128
- ISBN 9788854520462
- Diritti stranieri claire.sabatiegarat@italianliterary.com
- Ebook www.ibs.it
- Prezzo 12.50 €
Trevi Emanuele, Trevi Emanuele, Trevi Emanuele
Emanuele Trevi (Roma, 1964) è uno scrittore e critico letterario. Esordisce con I cani del nulla (2003), a cui seguono Senza verso (2004), L’onda del porto (2005), Il libro della gioia perpetua (2010), Qualcosa di scritto (2012, finalista al Premio Strega), Il popolo di legno (2015, Premio Marco Polo Venezia 2017) e Sogni e favole (2019, vincitore del Premio Viareggio 2019). Scrive per Il Manifesto e Il Corriere della Sera.