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Una storia avvincente e originale, dalle sfumature hard-boiled, sulla condizione della donna sotto il fascismo, sul rapporto fra libri e dittatura, e su ciò che la letteratura può fare per renderci liberi.

Torino, giugno 1935: Mussolini si prepara alla guerra in Etiopia e le autorità fasciste esercitano il loro capillare controllo sulla popolazione. Ciononostante, la vita quotidiana scorre tranquilla per Anita Bo, graziosissima ventenne: il bel Corrado sta per chiederle di fidanzarsi, e sposare un ottimo partito dovrebbe essere il sogno di ogni giovane italiana. Ma Anita non è ancora pronta a rinchiudersi nella gabbia dorata delle mogli e madri, e vuole provare a mettere a frutto il proprio diploma di dattilografa. Almeno per sei mesi, proverà a essere una donna indipendente, che lavora. Anita trova lavoro come dattilografa presso la rivista diretta da Sebastiano Satta Ascona e il suo amico Muzio Monné, Saturnalia, che traduce i racconti hard boiled di Raymond Chandler, Dashiell Hammett, Erle Stanley Gardner e di tutti i futuri giganti del noir che stanno conquistando il mondo, e l’Italia. Per contrastare questa deriva esterofila, Mussolini paga alcuni scrittori, fra cui lo stesso Sebastiano, per scrivere gialli ambientati in Italia che convoglino i valori del perfetto poliziotto fascista. Sebastiano è costretto a piegarsi al ricatto per proteggere il proprio padre, militante antifascista, ma detesta essere costretto a lavorare per il regime, i cui abusi restano irrimediabilmente impuniti. Ma Anita, antifascista e ribelle per natura, ha un\’idea: se i giornalisti non possono denunciare, possono provarci gli scrittori. Perché non raccontare i delitti e smascherare i colpevoli attraverso finti racconti americani nei quali però chi abbia orecchie per intendere – o occhi per leggere – possa riconoscere i fatti di casa propria? Anita e Sebastiano danno così vita a un finto scrittore americano, John Dorcas Smith, per raccontare la cronaca nera, aggirando la censura. Usando tutti i trucchi dei detective dei loro hard boiled, lo scrittore e la dattilografa si trasformano in due investigatori a caccia delle verità che i loro concittadini devono poter sapere.


Alice Basso è nata nel 1979 a Milano e ora vive in un ridente borgo medievale fuori Torino. Lavora per diverse case editrici come redattrice, traduttrice, valutatrice di proposte editoriali. Nel tempo libero finge di avere ancora vent’anni canta e scrive canzoni per un paio di rock band. Suona il sassofono, ama disegnare, cucina male, guida ancora peggio e di sport nemmeno a parlarne.

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