Tempo curvo a Krems
Autore: Milano Appel, Anne

Un libro che vorrei tradurre
newitalianbooks ogni mese chiede a un traduttore di proporre
un libro che vorrebbe tradurre nella sua lingua.
Questo mese, Anne Milano Appel,
traduttrice dall’italiano verso l’inglese, presenta:
Claudio Magris
Tempo curvo a Krems
Milano, Garzanti, 2019
Tempo curvo a Krems affronta un tema, quello dell’invecchiamento e del vivere nel tempo, cui la nostra società, segnata dal forte aumento dell’età media, è particolarmente sensibile. Nelle cinque sezioni in cui si articola il volume trova piena espressione la poetica di Claudio Magris narratore, basata su una mai esausta osservazione della vita: “Una vita vera, autentica, piena di significato; vissuta nel tempo”, come egli stesso scrive. Un “tempo curvo”, che rovescia l’idea di causa ed effetto, di passato e futuro, e diventa un momento senza inizio né fine.
In uno dei capitoli del libro, Magris ripensa a una bella e irraggiungibile ragazza, più grande di lui, conosciuta al tempo del liceo e sperimenta una sorta di salto temporale: “Futuro e passato, un unico punto, un unico tempo… Un infinito presente? Forse ci esibiamo in due cabaret, uno lineare e uno circolare”. Con distacco e autoironia si chiede: “Che sia diventato il ‘vecchione‘ di Svevo, il vecchio che si ritrova, seppur solo nella memoria, a saldare un conto lasciato in sospeso con una giovane donna che aveva intravisto una sera di molti anni prima?”.
Il relatore del convegno cui Magris partecipa continua a ripetere che “oggi e ieri, ora e domani, prima e dopo esistono solo nel cervello, un dittatore capriccioso che mette il prima qui e il dopo là”. Come dice Bianconiglio ad Alice: “Quando? Allora? Ora? Per sempre, che a volte è solo un secondo”.
Razionale ed erudita, la scrittura di Magris non è tuttavia mai priva di sentimento, sensibilità ed equilibrio.
A poco a poco i suoi cinque personaggi fanno i conti con la fragilità della vecchiaia e con l’inevitabile scorrere del tempo, che lascia i suoi segni sull’epidermide e sul cuore. La distinzione tra finzione e realtà si fa più labile, nella consapevolezza che “anche le pagine invecchiano come gli esseri viventi; si sgualciscono, si raggrinzano, appassiscono. Come la mia pelle…”.
Anne Milano Appel ha tradotto per editori statunitensi e britannici testi di numerosi autori italiani, tra cui Claudio Magris, Primo Levi, Giovanni Arpino, Goliarda Sapienza, Luce d’Eramo, Roberto Saviano, Paolo Maurensig, Antonio Scurati. Tra i suoi premi ricevuti, l’Italian Prose in Translation Award, il John Florio Prize for Italian Translation e il Northern California Book Award for Translation.
Il suo lavoro su Claudio Magris comprende le traduzioni di Alla cieca (Blindly, 2010, 2012); Lei dunque capirà (You Will Therefore Understand, 2011); Non luogo a procedere (Blameless, 2017); Istantanee (Snapshots, 2019), L’infinito viaggiare (Journeying, 2018), quasi tutte pubblicate da Yale University Press. Testi più brevi di Magris e saggi e articoli su di lui sono apparsi su Harper’s Magazine, Literary Hub, Granta, Quaderni d’Italianistica, Journal of Italian Translation, Absinthe: New European Writing, Yale Books Unbound, Yale Press Log e Forum Italicum. Tra questi, “Writing as Witness: A Conversation with Claudio Magris”, “On Translating Magris: ‘Closelaboration’ with a Difference”, “A conversation with Claudio Magris” e “Mirror Images of Remembrance in Marisa Madieri’s La conchiglia and Claudio Magris’s Lei dunque capirà”.
Traduttrice professionista dal 1996 e titolare di un dottorato in lingue e letterature romanze, ha lavorato come bibliotecaria. Il suo sito web è: https://amilanoappel.com/
