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13 Settembre 2023

Intervista a Artur Burszta, direttore di TranPort Literacki (Literary Transport Festival)

Autore:
Paolo Grossi

Il festival TranPort Literacki (Literary Transport Festival) è uno dei più importanti festival letterari europei. Il suo direttore, Artur Burszta, illustra ai lettori di newitalianbooks le caratteristiche di questo festival e le prossime iniziative.

 

Quando è nato il festival TransPort Literacki e come è strutturato?

 

TransPort Literacki è il più antico festival letterario della Polonia. La prima edizione si è tenuta nel 1996 e fin dall’inizio è stato un evento internazionale. Per quanto riguarda la struttura, il programma del festival è costruito sui libri pubblicati dalla casa editrice Biuro Literackie (la casa editrice è organizzatrice del festival) durante tutto l’anno. L’arrivo di ogni autore è collegato a un progetto editoriale. Non si tratta solo di traduzioni di opere precedentemente pubblicate, ma anche di progetti speciali, preparati solo per noi e per il festival, ai quali incoraggiamo e invitiamo i nostri ospiti. Per esempio, il libro di Laurie Anderson comprende decine di suoi disegni, lei stessa ha scelto la carta e ha partecipato attivamente all’intero processo editoriale. L’arrivo di Herta Müller è stato collegato all’uscita dei suoi “Collages” in forma di libro. Un’altra caratteristica del festival è il formato degli eventi e delle presentazioni dei libri. Le letture (gli autori leggono sempre nelle loro lingue con le traduzioni visualizzate sugli schermi) sono accompagnate da musica dal vivo appositamente scritta ed eseguita da artisti di rilievo. Per ogni evento vengono preparati anche materiali visivi e video. Tutto ciò rende gli eventi più simili a spettacoli teatrali che a tipici eventi letterari statici. Nei primi anni ci siamo concentrati sulla poesia, per la quale la letteratura polacca è famosa in tutto il mondo. Oggi siamo particolarmente interessati a quel tipo di scrittura che combina generi diversi. Lavoriamo molto con gli scrittori esordienti ed ogni evento è accompagnato da sessioni di workshop, in cui poeti, scrittori di prosa, traduttori e futuri critici lavorano sui loro libri.

 

Dove e quando si è svolta l’ultima edizione?

 

Il festival, che tra due anni compirà il suo 30° anniversario, ora si svolge sul mare, nella città di Kolobrzeg; in precedenza eravamo in montagna, nelle città di Breslavia e Legnica, che sono chiamate la “Mosca polacca”, perché per molti anni vi hanno stazionato più di 40.000 truppe sovietiche. In passato, il festival includeva il Forum letterario europeo, che era il finale di un grande progetto internazionale – New Voices from Europe. Il trasferimento in riva al mare è stato accompagnato dal lancio del “Nuovo Canone della Letteratura Europea” che comprende 21 libri di 21 lingue europee. Ci sono stati anche eventi speciali con autori provenienti dall’Ucraina. La letteratura di questo Paese è presente al nostro festival dal 2005. Negli ultimi anni, il festival ha ripreso a svolgersi a settembre. La prima edizione in riva al mare ha chiuso la stagione estiva. Anche quest’anno il festival si terrà tra il 21 e il 24 settembre. Continueremo con la presentazione di libri e autori del “Nuovo canone della letteratura europea”. Quest’anno l’ospite speciale sarà la coreana Kim Hyesoon.

 

Quali nuove iniziative sono previste per il futuro?

 

Per noi è molto importante creare uno spazio per l’integrazione della comunità editoriale europea della letteratura di qualità. Abbiamo già collaborato alla creazione della piattaforma Literary Europe Live, che ha unito festival e istituzioni europee. Sogniamo un’iniziativa simile all’interno degli editori. Stiamo anche preparando un nuovo progetto di traduzione. Vogliamo creare una lista di libri pubblicati in questo decennio che cercano di catturare il nostro tempo – “qui e ora”. Abbiamo invitato le istituzioni della maggior parte dei Paesi europei a collaborare a questo progetto. Crediamo che questo tipo di iniziativa debba essere uno sforzo collettivo.

 

È prevista la partecipazione di autori italiani? I loro nomi sono già noti?

 

Quest’anno abbiamo invitato Matteo Bussola, il cui libro Viola e il Blu fa parte del “Nuovo Canone della Letteratura Europea” come uno dei tre libri per bambini e giovani adulti inclusi nel programma. In passato ci siamo concentrati soprattutto sui classici italiani. Un momento significativo è stata la presentazione delle opere di Tommaso Landolfi. Credo che gli eventi più importanti legati alla letteratura italiana nel nostro festival debbano ancora avvenire.

 

Come editore e direttore di un festival letterario, come valuta la situazione attuale del libro italiano in Polonia? Quali sono gli autori italiani contemporanei più conosciuti dai lettori polacchi?

 

Italo Calvino e Umberto Eco sono ancora autori molto letti in Polonia. L’influenza di Elena Ferrante tra i giovani scrittori polacchi, soprattutto donne, è crescente. Roberto Saviano continua a essere un faro per molti giornalisti. Mi fa particolarmente piacere il crescente interesse per l’opera di Carlo Emilio Gadda, le cui traduzioni sono curate dall’eccezionale traduttrice di letteratura italiana Anna Wasilewska. Al giorno d’oggi il ruolo dei traduttori è fondamentale. Sono i più grandi ambasciatori della letteratura italiana e sono felice di vedere che stanno emergendo nuovi nomi. Il libro di Matteo Bussola è stato tradotto per noi da Katarzyna Skórska. Ma abbiamo bisogno di più traduttori e interpreti, questo è certo. Quest’anno, nell’ambito del festival, è prevista una serie di laboratori di traduzione dall’italiano. Tra le sette lingue previste per quest’anno, è l’italiano ad aver suscitato il maggior interesse. È un buon segno per il futuro!

Artur Burszta

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