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5 Luglio 2023

Intervista a Simona Cassano, direttrice del National Book Council di Malta

Autore:
Serena Alessi, Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di La Valletta

Simona Cassano, originaria di Bari, è direttrice del National Book Council di Malta. Simona lavora nel mondo dell’editoria da vent’anni – a Malta dal 2017, e prima di allora in Italia, in Inghilterra e negli Emirati Arabi Uniti. Nella sua carriera si è occupata di tutte le fasi di produzione e comunicazione della filiera editoriale – dalla lettura dei manoscritti alla supervisione del lavoro di marketing.

 

Di cosa si occupa il National Book Council di Malta?

Il National Book Council è un ente governativo che promuove la letteratura maltese a Malta e all’estero, supplendo alla mancanza di agenti letterari sul territorio, e supportando così autori, traduttori, illustratori ed editori. Siamo coinvolti in un gran numero di attività: dall’organizzazione di eventi nazionali e internazionali, alla gestione dei pagamenti dei diritti di prestito pubblico, all’essere il riferimento locale per ISBN e ISMN. Coordiniamo, facilitiamo e sovvenzioniamo traduzioni e progetti di esportazione della letteratura maltese, attraverso il Malta Book Fund e l’intermediazione di accordi editoriali. Promuoviamo la mobilità di autori ed editori maltesi all’estero, tramite la partecipazione a festival e fiere del libro esteri.

Il National Book Council supporta anche gli editori stranieri che pubblicano letteratura maltese in traduzione. Trovare traduttori professionisti da e verso il maltese può rivelarsi un compito arduo, motivo per cui investiamo anche in traduzioni-ponte dal maltese verso l’inglese, nel caso di opere che poi – dall’inglese – verranno tradotte in altre lingue.

 

In cosa consiste il suo ruolo di direttrice ?

Il mio lavoro consiste nel pianificare, gestire, organizzare e supervisionare tutte le iniziative e i progetti dell’ente – tra cui il National Book Prize, il Malta Book Fund e la partecipazione alle fiere internazionali – e i nostri numerosi eventi – tra cui il Malta Book Festival e il Campus Book Festival. Il nostro obiettivo è valorizzare la letteratura maltese, in particolare quella contemporanea ma anche i suoi classici, anche al di fuori delle coste di una piccola isola e oltre i confini di una lingua spesso definita minoritaria.

 

Ci parli della filiera del libro a Malta, un Paese con due lingue ufficiali: maltese e inglese. Quali sono stati i momenti salienti della storia dell’editoria maltese?

Nella filiera del libro a Malta entrambe le lingue ufficiali, il maltese e l’inglese, sono usate per scrivere libri. La scelta dipende spesso dal pubblico di destinazione e dalla tematica del libro stesso. 

La letteratura di Malta vanta una caratteristica unica: dal suo primo testo ufficiale, scritto nel 1450, è stata prodotta in non meno di sei lingue. Il maltese e l’inglese sono diventate le lingue ufficiali di Malta solo nel 1934, ma Malta è ancora un crogiolo di culture. La lingua maltese è oggi un simbolo di orgoglio nazionale. Per questo motivo, pubblicare in maltese è fondamentale per preservare l’identità culturale e linguistica del Paese. Pubblicare in inglese significa invece offrire un accesso più ampio al mercato internazionale, essenziale, ad esempio, nel campo della ricerca. 

L’editoria maltese iniziò a svilupparsi nel XIX secolo e il primo libro stampato nella storia dell’editoria maltese era bilingue: in maltese e in italiano. Nel corso del tempo, sono state fondate varie case editrici e si è assistito a una crescita significativa del settore librario. Oggi a Malta la distribuzione è purtroppo molto ridotta ed è affidata in primis ai siti e-commerce degli editori, dalle cartolerie e da un’unica catena di librerie. Anche per questo motivo il Malta Book Festival ha una grande importanza nel mondo del libro a Malta: è un festival annuale che svolge anche il ruolo di fiera del libro, dunque un’occasione unica per chi vive a Malta per fare incetta di titoli.

 

I libri in italiano – lingua ufficiale fino al 1934, ma ancora largamente compresa e parlata dalla popolazione – hanno spazio nel mercato editoriale maltese? Si vendono (o addirittura si pubblicano) libri in italiano? 

I dati del 2021 indicano che il 64% degli editori locali pubblicano libri in inglese (o anche in inglese), il 47% in maltese, mentre il 4% è destinato alla pubblicazione di libri in italiano. Una percentuale che può apparire piccola, ma stiamo comunque parlando di libri pubblicati in italiano in un Paese che non è l’Italia e da case editrici non italiane.

Per quanto riguarda le vendite di libri in italiano, queste sono affidate soprattutto a (purtroppo poche) lodevoli iniziative, come una libreria online maltese che importa libri italiani o la possibilità di acquistare all’Istituto Italiano di Cultura alcune pubblicazioni, grazie a un accordo che l’Istituto ha con alcune case editrici italiane. A Malta non ci sono agenti letterari, per cui è assente un’attività sistematica di vendita di diritti esteri come in altri Paesi.

 

Quali sono i generi letterari che “vendono bene” a Malta?

I romanzi di narrativa e di genere – come il giallo, il fantasy e il romanzo storico – solitamente godono di una buona accoglienza. Anche i libri per bambini e giovani adulti, la saggistica e la poesia sono apprezzati dal pubblico maltese.

L’editoria maltese si è adattata lentamente alle nuove sfide del mondo digitale, con il risultato di un aumento contenuto nelle vendite di e-books (nel 2021 solo il 14% circa dei libri venduti era in formato digitale). 

 

Il National Book Council ha contratti con le controparti italiane? Si traduce dal maltese all’italiano?

Il National Book Council di Malta ha stabilito nel corso degli anni contatti diretti con le controparti italiane dell’editoria, come Ediser, la società di servizi dell’Associazione Italiana Editori. Tuttavia, la nostra principale forma di collaborazione avviene attraverso iniziative e progetti condivisi con case editrici italiane e altre organizzazioni culturali. Siamo sempre aperti a esplorare nuove opportunità di collaborazione. 

E sì, si traduce dal maltese all’italiano. Negli ultimi anni il National Book Council ha ottenuto risultati molto positivi in tal senso, soprattutto con la pubblicazione in traduzione italiana di classici maltesi, libri per bambini e – recentemente – anche un giallo. È sempre affascinante vedere come i libri maltesi vengono recepiti in Italia: una vera e propria scoperta per il lettore italiano di un luogo particolarissimo, con legami molto stretti con la Sicilia e con l’Italia tutta, situato proprio dietro l’angolo, nel cuore del Mediterraneo. Continueremo a lavorare per far conoscere al pubblico italiano e internazionale la ricchezza della letteratura maltese e creare un ponte duraturo tra le due culture attraverso le pagine dei libri.

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